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Catania, primo sciopero all’Ikea «I diritti non si smontano»

Catania, primo sciopero all’Ikea «I diritti non si smontano»

Oggi è stata la volta dei dipendenti del punto vendita catanese secondo un cronoprogramma che coinvolge tutte le sedi italiane del gruppo svedese che ha annunciato l’intenzione di revocare il contratto integrativo aziendale

Di Redazione |

CATANIA – E’ stata la volta dei lavoratori del punto vendita catanese di Ikea a scioperare ieri secondo un cronoprogramma che ha avuto inizio il 4 giugno scorso nei punti vendita di Ikea della Lombardia e di varie altre città italiane. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno deciso l’iniziativa – al motto «i diritti non si smontano» -, dopo che il gruppo ha comunicato l’intenzione di revocare unilateralmente il contratto integrativo aziendale a partire dal primo settembre 2015. Da parte dell’azienda, ieri è stata diffusa una nota in cui oltre a sottolineare come «per Ikea i propri collaboratori sono la risorsa più importante», i responsabili aziendali spiegano come «la criticità perdurante dell’attuale contesto economico e concorrenziale ha spinto Ikea Italia a decidere di non rinnovare automaticamente il Contratto Integrativo Aziendale, di cui alcuni temi risalgono al 1993 e altri al 2000, con l’obiettivo di ridiscuterne i contenuti guidati, oggi come ieri, dai valori aziendali e ispirati a equità sociale e corresponsabilità.   «Ikea vuole arrivare a firmare – spiega la nota – un nuovo contratto integrativo aziendale che sia in linea con il nuovo contesto economico e sociale e assicuri basi solide allo sviluppo futuro della presenza di Ikea in Italia». A questo proposito, un incontro fra le parti è fissato per oggi.

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