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Lentini (Sr): lettera alla presidente dell’Enpa per aiutare i cani randagi

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Gentile Carla Rocchi. Sono diversi gli appelli e le richieste formali inascoltati depositate da alcuni di noi cittadini agli uffici competenti per aiutare i randagi che stazionano da anni in una delle zone di Lentini (SR). Purtroppo non è l’unico luogo della città dove gli animali nascono, muoiono o spariscono dal territorio con il silenzio di certi esponenti di associazioni animaliste della zona che pur conoscendo la gravita’ della situazione non pubblicano stranamente gli appelli per aiutare i tanti cuccioli in pericolo di vita. Sono anni che noi privati cittadini derisi da chi non ha la nostra sensibilita’ ci occupiamo a nostre spese di sfamare i randagi che sappiamo non sopravviveranno  in quel luogo contaminato, dove sono morti centinaia di animali. Sono tanti gli appelli sulla presenza di cani e gatti abbandonati, mai censiti che rimangono inascoltati lasciando l’animale al proprio destino pubblicati da cittadini come noi nelle pagine di facebook dell’associazione locale. Tutto questo e’ ormai inaccettabile se pensiamo che non si hanno notizie sul cosiddetto Canile Sanitario Comunale, del numero dei cani presenti, da chi viene gestito e se siano rispettati i requisiti di legge previsti per le strutture di ricovero pubbliche e private. La trasparenza dovrebbe essere a nostro giudizio una prerogativa di un’amministrazione responsabile. Non comprendiamo il perche’ questi randagi non si riesce a sterilizzarli visto che il servizio di prevenzione e controllo del randagismo è un servizio igienico-sanitario pubblico obbligatorio per i Comuni e che in tal senso il Sindaco è riconosciuto quale massima Autorità sanitaria locale, di pubblica sicurezza e responsabile del benessere degli animali sul proprio territorio. L’associazione da lei rappresentata dispone di grandi risorse economiche nonche’ di bravi legali ed e’ per questo che le chiediamo di fermare questo inferno degli animali. Siamo consapevoli del business che da nord al sud si e’ creato attorno al fenomeno del randagismo anche da parte dei falsi volontari dove nessuno si muove per humana pietas ma solo per facili guadagni. Per fortuna a questo modus operandi di alcuni si contrappone quella parte buona del volontariato e di tanti cittadini che mettono proprie risorse per aiutare gli animali. Con il cuore in mano le chiediamo di salvare quelle vite da noi segnalate, sicuri che cosi’ avremmo notizie certe perche’ diversamente non conosceremmo il loro destino, lasciando noi nello sconforto ancora piu’ grave quando ci sentiamo dire che i randagi non sono “affari che ci riguardano”. Siamo certi che questa nostra lettera sia da lei presa in considerazione e che da oggi, le cause del randagismo vengano combattute seriamente con piu’ vigore anche in questo territorio dove in mancanza di un regolamento comunale i diritti degli animali sono spesso calpestati. Auspichiamo un impegno serio di controllo dalle sedi Nazionali delle grandi associazioni che possono mettere in campo molte risorse ed iniziative anche legali per contrastare all’origine il randagismo contrario anche ad ogni logica di igiene e sicurezza sociale. Cordialmente i cittadini di Lentini.                

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