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Quindicenne morì folgorato a Gaggi, indagate due persone

Di redazione |

MESSINA – La Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati due persone per la morte di Salvatore D’Agostino, il quindicenne di Gaggi, nel Messinese, deceduto nell’agosto del 2016 dopo essere rimasto folgorato urtando un faretto nella piazza del suo paese. Sono indagati Susanna Gemmo e Francesco Trimarchi, rispettivamente presidente e manager della Gemmo Spa, la società a cui il Comune di Gaggi ha affidato la gestione del proprio impianto di pubblica illuminazione, perché attraverso l’adesione alla convenzione per il Servizio Luce. La Gemmo è una delle società piu importanti d’Italia: il gruppo ha chiuso il 2016 con un fatturato di oltre 192 milioni di euro, che al 31 dicembre 2015 contava 664 addetti.

La famiglia del ragazzo che è difesa dallo Studio 3A aveva presentato la denuncia dopo la morte del giovane. Resta ancora da comprendere se vi siano responsabilità da parte dei funzionari del Comune di Gaggi – dicono i legali – di cui ad oggi nessuno risulta indagato, circostanza che Studio 3A intende evidenziare al pm, anche in forza del fatto che il nuovo sindaco, Giuseppe Cundari, insediatosi lo scorso giugno, aveva ammesso a mezzo stampa che «la responsabilità di quell’impianto è del Comune di Gaggi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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