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De Luca sui social: «Non dovevo essere arrestato, ma non mi aspetto scuse»

Di Redazione |

«De Luca e Satta non potevano essere arrestati. Ora a maggior ragione depositeremo non solo la terza denuncia contro il verminaio che nel tribunale di Messina ha fatto il bello e il cattivo tempo, condizionando il lavoro degli organi inquirenti e magistrati onesti, ma pretenderemo che il Csm e il ministero di Giustizia dispongano delle ispezioni per far cessare la mafia giudiziaria praticata da alcuni personaggi dello stato».

Lo ha scritto su Facebook il neodeputato Cateno De Luca, commentando la decisione del tribunale del Riesame di Messina che ha annullato la misura interdittiva a suo carico.

«Non mi attendo le scuse di nessuno – prosegue – perché nella vita prima di ogni cosa bisogna essere e saper essere uomini: il mondo politico purtroppo è infestato da quaraquaquà ed è governato da ominicchi che non hanno l’umiltà dei veri uomini di chiedere scusa a fronte degli evidenti errori ed orrori commessi. Io chiedo scusa a Carmelo Satta e agli altri otto indagati, e rispettive famiglie, ed a tutti gli amici della Fenapi per tutto ciò, che per l’ennesima volta, ci è successo: è tutta colpa mia nel senso che avete pagato anche voi la mia colpa di volere fare politica onesta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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