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Capo d’Orlando, perseguitato perché ha acquistato all’asta un ristorante

Di Redazione |

Minacce, atti persecutori e alla fine anche l’incendio del locale. Tanto è costato ad un imprenditore di Brolo di 67 anni l’essersi aggiudicato all’asta l’ex ristorante Gabbiano di Capo d’Orlando, in provincia di Messina.

A mettere in atto la serie di azioni ritorsive è stato un uomo di 74 anni, Vincenzo Cottone, arrestato dai carabinieri per tentata estorsione, atti persecutori e danneggiamento a seguito di incendio.

Cottone, che si trova adesso ai domiciliari su disposizione del gip del tribunale di Patti, avrebbe messe in atto “reiterate condotte illecite e minatorie” che hanno portato “la parte offesa a temere per la propria incolumità” e rivolgersi ai Carabinieri.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Cottone, pur di costringere l’imprenditore a desistere dalla procedura d’acquisto dell’immobile in questione, sarebbe arrivato ad aspettarlo davanti il suo cantiere con una motosega e, in un’altra circostanza, a minacciarlo con una barra di ferro. La scorsa settimana, infine, la decisione di dar fuoco al locale.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA