Chiesa di Ginostra ancora inagibile: la messa di Pasqua celebrata in terrazza
E' stata officiata all’aperto in una terrazza privata con vista sul mare messa a disposizione dal decano del villaggio, Mario Lo Schiavo, 80 anni.
Avevano dovuto rinunciare ad assistere alla messa la notte di Natale ma per Pasqua le cose sono andate diversamente, sia pure con una cerimonia religiosa fuori dagli schemi tradizionali. A Ginostra, minuscola frazione dell’isola di Stromboli raggiungibile solo via mare, nell’arcipelago delle Eolie, la Messa del giorno di Pasqua è stata officiata all’aperto in una terrazza privata con vista sul mare messa a disposizione dal decano del villaggio, Mario Lo Schiavo, 80 anni.
La singolare celebrazione all’aperto è stata decisa per via dei lavori di ristrutturazione della chiesa, al momento inagibile, che vanno avanti da alcuni mesi. Per volontà dell’arcivescovo Giovanni Accolla, che non ha voluto fare mancare la parola di Dio alla piccola comunità, frate Raffaele, un cappuccino di Caltanissetta, è approdato a Ginostra con un gommone privato partito da Stromboli nonostante le cattive condizioni meteo.
Un arrivo salutato con giubilo dagli abitanti del borgo che temevano di dover rinunciare anche alla Messa di Pasqua dopo quella di Natale. Alla cerimonia religiosa hanno preso parte 11 dei 35 residenti, tra i quali hanno piccola comunità di stranieri che da anni si sono trasferiti nel villaggio alle pendici del vulcano che venerdì scorso è tornato nuovamente a far sentire la sua «voce» con una forte esplosione.
«È un sogno che diventa realtà - commenta Mario lo Schiavo, il più anziano del villaggio - e che ci consentirà di poter seguire le celebrazioni all’interno della nostra chiesa rinforzata strutturalmente, a cominciare dal tetto, anche per adibirla a punto di raccolta in caso di esplosioni dello Stromboli». Insomma anche una protezione «divina» anche contro le calamità naturali.