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Sequestro nave Nerea mette in ginocchio le Eolie: sindaci in rivolta

La nave è stata bloccata dopo l'incidente, il 19 maggio scorso, che ha coinvolto un marittimo, rimasto colpito da una fune

Redazione La Sicilia

23 Maggio 2024, 19:31

Nave Nerea

Nave Nerea

«Ancora un sequestro di navi nel settore Eolie che mette in ginocchio gli interessi vitali degli abitanti dell’arcipelago e turba il normale svolgimento della vita amministrativa dei Comuni per le continue lamentele e segnalazioni di danni che la mancanza di idonei collegamenti causa allo svolgimento delle attività economiche e sociali della popolazione». Lo evidenziano in una nota, indirizzata al Governo regionale, i sindaci eoliani Riccardo Gullo (Lipari), Domenico Arabia (S.M. Salina), Clara Rametta (Malfa) e Giacomo Montecristo (Leni) che chiedono l’intervento e l’attivazione di un tavolo tecnico per i collegamenti. Il riferimento è al nuovo traghetto Nerea di Caronte&Tourist isole minori, bloccato in porto a Lipari, dalla Procura, dopo l'incidente, il 19 maggio scorso, che ha coinvolto un marittimo, colpito da una fune della nave.

"La crisi del settore - scrivono i 4 sindaci - è ormai evidente, i sequestri si susseguono per varie ragioni, gli affidamenti hanno percorsi amministrativi incerti e «travagliati», alle popolazioni isolane non viene garantito il diritto ad una ragionevole efficiente continuità territoriale, che spesso le costringe a privarsi dei servizi essenziali e dei rifornimenti necessari a soddisfare i propri bisogni economici e sociali. Nello stesso tempo si manifesta ancora il disappunto degli scriventi per la situazione attuale dei collegamenti marittimi e il perdurare dello stato di disagio causato (oltre che per il caso appena accaduto e sopra segnalato), dalle frequenti interruzioni dei collegamenti e dall’aumento delle tariffe, che si ripercuote negativamente sulla fragile economia e sull'equilibrio sociale di queste isole".