"Cuori ribelli" in Camerun: da Taormina medici in missione per salvare vite umane
"Abbiamo effettuato - ha spiegato il primario Sasha Agati - uno screening cardiologico di secondo livello su 50 pazienti, arruolando i pazienti in una lista operatoria per interventi da eseguire in Camerun e in un’altra quelli da trattare in Italia per operazioni più complesse"
Prof. Sasha Agati
Si è conclusa la prima missione in Camerun del team di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina nell’ambito del progetto "Cuori ribelli" supportato dalla ong italiana "Una voce per Padre Pio". I medici hanno eseguito visite e interventi nell’"Hopital general", struttura pubblica della capitale Yaoundé.
«Abbiamo effettuato - ha spiegato il primario Sasha Agati - uno screening cardiologico di secondo livello su 50 pazienti, arruolando i pazienti in una lista operatoria per interventi da eseguire in Camerun e in un’altra quelli da trattare in Italia per operazioni più complesse. Abbiamo eseguito 21 interventi chirurgici su pazienti che presentavano una cardiopatia congenita in "storia naturale". Pertanto, anche eseguire una chiusura di un dotto arterioso di botallo rappresenta un elevatissimo rischio connesso alla dimensione del dotto e soprattutto al grado di danno al circolo polmonare e all’intero sviluppo corporeo».
Il progetto "Cuori ribelli" ha come obiettivo principale quello di garantire l’accesso a cure cardiologiche gratuite per pazienti provenienti da fasce sociali svantaggiate, che altrimenti non potrebbero ricevere trattamenti adeguati. Tra le principali attività prevede interventi di cardiochirurgia gratuiti e la creazione delle condizioni necessarie per offrire interventi salvavita, oltre al programma Medical evacuation, ovvero il trasferimento in Italia dei pazienti con condizioni cardiologiche più gravi. Il progetto prevede anche un investimento nella formazione del personale medico e sanitario locale.