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Coronavirus, caos sullo Stretto e De Luca tuona: “Medici bloccati a Villa S. Giovanni”

Di Redazione |

Messina – “Come avevo previsto quando ho letto le disposizioni del decreto del ministero dei Trasporti, che ha drasticamente ridotto le navi sullo Stretto di Messina, questa mattina sono rimasti sulla sponda calabrese dello Stretto centinaia di medici, infermieri, magistrati e forze dell’ordine che non sono riusciti a trovare posto sull’unico traghetto mattutino per Messina.

Paradigmatico il caso di una dottoressa che, dopo avere tentato di imbarcarsi sia con la macchina che a piedi, si è sentita rispondere di ritornare per la nave delle 19.10 e nel frattempo in ospedale il suo servizio è rimasto interrotto”. A lanciare l’allarme è il sindaco di Messina Cateno De Luca che “considerata la gravità della situazione” ha chiesto al ministro “che vengano adottati i correttivi necessari a non penalizzare ancora una volta i pendolari dello Stretto”.

“Chiarisco che la riduzione delle navi è un provvedimento che io stesso avevo richiesto perché l’accesso incontrollato ai nostri porti ci ha reso un punto nevralgico nella diffusione del contagio – ha aggiunto -, ma contesto e rifuggo da provvedimenti insulsi, adottati senza tenere conto del reale volume del traffico passeggeri sullo Stretto, composto da tutte quelle persone che ogni giorno viaggiano per prendere servizio nei propri posti di lavoro e garantire che i servizi essenziali vadano avanti”. “Aver ridotto le navi per il passaggio dei passeggeri a solo 4 corse giornaliere – conclude – significa non aver tenuto minimamente conto del traffico sullo Stretto”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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