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Gioele, sensitive chiedono di collaborare: «Possiamo sapere dove si trova il bimbo»

Di Redazione |

CARONIA (Messina) – Proseguono, per l’undicesimo giorno consecutivo, le ricerche del piccolo Gioele, 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi,la dj di 43 anni trovata poi morta nelle campagne di Caronia nei pressi dell’autostrada A 20 Messina Palermo. Circa 70 persone tra vigili del fuoco, polizia, protezione civile, carabinieri e guardia di finanza stanno battendo la campagne di Caronia dove è stato trovato il corpo senza vita della donna. Le ricerche, dopo alcuni video che attesterebbero la presenza del bimbo con la madre a Caronia, si stanno concentrando nei luoghi vicini al ritrovamento per spingersi fino a dove, secondo i soccorritori, un bimbo di 4 anni impaurito poteva arrivare in una fitta boscaglia. I ricercatori stanno decespugliando gran parte del territorio per agevolare le ricerche e stanno utilizzando cani molecolari e per la ricerca di persone morte e droni.

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E alle ricerche hanno chiesto di collaborare anche delle sensitive. “Possiamo dare una mano a trovare il piccolo Gioele”. Sono almeno tre le segnalazioni di sensitive arrivate agli inquirenti che indagano sul caso. Anche ieri una sensitiva del Friuli Venezia Giulia ha contattato uno dei soccorritori per chiedere di essere coinvolta. “Posso sapere il luogo in cui si trova il bambino”, ha detto la donna. “Per favore contattatemi, perché posso darvi una mano”. Anche nei giorni scorsi, erano arrivate altre segnalazioni di sensitive. Come Rosa Maria Laboragine che avrebbe dato alcune indicazioni, che sarebbero al vaglio degli inquirenti. “Hanno entrambi gli occhi chiusi, vedo acqua e medicine – ha detto -. Cercate vicino all’acqua. Vedo anche una borsa marrone e la donna con una macchia nera nella testa, come se avesse avuto un black out”. Fino a questo momento i soccorritori hanno scandagliato anche tutti i pozzi e i laghetti nelle vicinanze. Ma senza risultato.

Mariella Mondello, zia del bambino, avrebbe già contattato Rosa Maria Laboragine che si dice «convinta che Gioele verrà ritrovato a breve». «Lui – aggiunge – è lì, vicino alla madre e probabilmente adagiato su alcune foglie». «Sono diversi giorni – aggiunge Laboragine – che sto male per la situazione di questo bambino. Se non dovesse essere ritrovato tra qualche giorno verrò io ad aiutarli. Sono sicura che il suo corpicino verrà ritrovato e portato alla famiglia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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