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Scontro su serbatoi idrici, Armao a De Luca: «Si cerca rissa ad ogni costo»

Di Redazione |

Palermo – Gaetano Armao non ci sta. E risponde con due note istituzionali dell’Assessorato regionale all’Economia e della Regione Siciliana, alle dichiarazioni del sindaco di Messina Cateno De Luca che ieri è intervenuto, con una diretta Facebook, sulla vicenda dei serbatoi idrici di contrada Montesanto nella città dello Stretto. Nel corso della diretta, il sindaco della città dello Stretto, aveva anche reso pubblica una parte di una conversazione in una chat privata con l’assessore regionale all’Economia e vicepresidente della Regione Armao, accusato di bloccare i progetti di recupero dei serbatoi.

«Il Sindaco di Messina, sulla vicenda dei serbatoi idrici di contrada Montesanto, lancia provocazioni per nascondere l’incapacità amministrativa in una vicenda nella quale, invece di fornire documenti, progetti e relazioni, emette ordinanze prive di comunicazione preventiva e cerca di buttarla, come suo solito, in caciara richiamando, peraltro, circostanze inesistenti», sostiene Armao in una delle due note.

«Non si intende raccogliere contumelie ed aggressioni da chi cerca a tutti i costi la rissa per bieche finalità politiche che nulla hanno a che vedere con il merito delle questioni. Ma siccome l’interesse pubblico, ed in particolare, quello di cittadini di Messina deve prevalere, si è inviata una nota, che si allega, nella quale si ribadisce la disponibilità per la celere definizione della procedura, laddove l’amministrazione comunale ne abbia effettivamente l’intenzione».

L’assessore all’Economia e vice presidente della Regione Siciliana precisa inoltre che “A compendio di quanto precisato con la nota del Dipartimento delle finanze dell’ Assessorato all’Economia del 31 marzo 2021, n. 6981 e dalla quale si evince chiaramente che nulla osta per gli adempimenti di cui all’a rt. 50 TUEL n. 267 del 2000 e s.m.i. disposti con ordinanza sindacale n. 38 del 29 gennaio 2021 – circostanza evidentemente non compresa alla stregua delle rimostranze scompostamente espresse – si rappresenta che le istanze dell’AMAM S.p.A., compresa la richiesta del Comune del 15 dicembre 2020, prot. 2020/0306695 a firma del Sindaco, sono prive di qualsiasi allegato progettuale, scheda illustrativa o anche semplice relazione tecnica per un’opera di manutenzione straordinaria che dovrebbe esser realizzata in re aliena, né peraltro risulta comunicazione alcuna sulle asserite procedure di evidenza pubblica espletate dalla partecipata per la realizzazione di opere sin qui solo ipotizzate.

Risulta quindi evidente una grave ed ingiustificata carenza documentale incompatibile con i principi della leale collaborazione istituzionale pur manifestata da questa Amministrazione alla quale si è fatto seguire, senza neanche comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 9 della l.r. n.7 del 2019, il provvedimento d’urgenza con evidenti finalità strumentali ed improprie rispetto agli interessi pubblici perseguiti. Appare peraltro a dir poco singolare che nella nota di codesta Amministrazione, da ultimo citata, sia richiesto l’accesso ai luoghi per le attività di apertura del cantiere quando risulta redatto un progetto che ha certamente postulato misurazioni , rilievi ed ispezioni di cui non si è rinvenuta comunicazione al competente Dipartimento di questo Assessorato regionale. Né, sotto altro profilo, si è richiesto confronto alcuno con le strutture dell’Assessorato su un’iniziativa che riguarda beni dell’Amministrazione regionale, il che lascia evidentemente trasparire un precisa strategia inutilmente polemica e conflittuale alla quale non si intende replicare per rispetto alla Città di Messina.

Si precisa, al riguardo, che è la prima volta che si ha modo di interloquire formalmente con codesto Comune che mai ha ritenuto di informarmi sulla vicenda, neanche per conoscenza della corrispondenza, pur se a firma del sindaco, inviata esclusivamente agli uffici dell’Assessorato. Nel confermare la disponibilità a concordare sia ipotesi di acquisto che di concessione in locazione, come prospettato, si informa codesta Amministrazione di aver già dato mandato al Dipartimento regionale tecnico, che ha peraltro effettuato un primo sopralluogo, ai fini della valutazione del cespite per i predetti fini, fermo ed impregiudicato restando che di ogni attività dovrà essere data tempestiva informazione sinora ingiustificatamente sottaciuta”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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