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Incendi, fuoco avvolge agriturismi nel messinese. A Patti sgomberata residenza per anziani

Di redazione |

Messina – Cinque incendi sono divampati simultaneamente a Mistretta. Le fiamme si sono propagate in vari punti nelle contrade Canneto, Cirrito e Santa Maria La Scala. Un fumo denso ha sovrastato per alcune ore la cittadina. I vigili del fuoco e le squadre antincendio sono riuscite a ridurre il fronte di fuoco grazie anche al cambiamento di direzione del vento. Ma in alcune zone i focolai sono rimasti attivi. 

Le colline di Patti, nel Messinese, da diverse ore sono avvolte dalle fiamme. Evacuati gli anziani all’interno della Residenza Sanitaria Assistita di contrada Case Nuove Russo che sta per essere raggiunta dal fuoco. Alimentato dal forte vento di scirocco, il fuoco, la cui natura sembrerebbe essere dolosa, sta bruciando tutto ciò che incontra nelle contrade Scarpiglia, Moreri, Belfiore, Maddalena e Sisa. Molte le persone che si sono recate al pronto soccorso per aver respirato fumo.

Avvolto dalle fiamme l’agriturismo Porticella, dove sono morti diversi bovini. Raggiunto dal fuoco anche l’agriturismo Villa Rica. Nei pressi di un resort le fiamme hanno fatto esplodere un bombolone del gas. Decine le abitazioni che sono state evacuate dalle forze dell’ordine. Ingenti i danni nell’azienda Pi.Eco in contrada Mulinello che si occupa di conferimento e riciclaggio di rifiuti. Le fiamme l’hanno avvolta bruciando il materiale depositato provocando una densa nube nera visibile da decine di chilometri da Patti. Contrariamente a quanto si era detto in un primo momento, all’interno dell’azienda, come precisato in una nota della Pi.Eco Srl, non vi era amianto, ma soltanto plastica “presente in virtù di autorizzazione al trattamento rilasciata dagli organi competenti”. 

In azione gli uomini della forestale, dei vigili del fuoco, volontari della protezione civile e un canadair che da diverse ore effettua lanci d’acqua sulle decine d’incendi che avvolgono le colline pattesi. Con il passare del tempo la situazione sembra aggravarsi sempre più, con il fuoco che trasportato dal vento si sposta in maniera repentina. Particolarmente grave la situazione nei pressi della superstrada Patti-San Piero Patti, che è stata chiusa, dove le fiamme stanno per raggiungere un distributore di gas metano. Fiamme anche nella zona industriale di contrada Ronzino dove il fuoco lambisce alcune aziende. 

Incendi anche a Messina città, nei villaggi di Spartà e Santo Saba è stato anche necessario evacuare diverse abitazioni. Ben due i canadair in azione. Incendi anche nelle zone delle Masse e Castanea, dove diverse squadre di vigili sono impegnate nel tentare di circoscrivere i roghi, Rometta e Saponara. Le fiamme hanno distrutto terreni e un’abitazione agricola. 

«Come non rimanere indignati, esterrefatti, sconvolti, di fronte all’enorme incendio appiccato a Patti, dove diverse attività produttive rischiano di chiudere e diversi cittadini di rimanere senza abitazioni. Non esistono parole per descrivere tale orrore praticato coi metodi di sempre: approfittare del vento di scirocco, nel tentativo di far passare atti spesso dolosi, come autocombustioni». Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. «La Sicilia delle autocombustioni, quella che noi stiamo combattendo, – aggiunge – quella che dobbiamo assolutamente continuare a combattere. Non possiamo accettare con rassegnazione gli incendi dei boschi o delle saracinesche che prendono fuoco: malanni pluriennali che diventano piaghe di un’isola ferita, di cittadini assediati. Continueremo ad essere in prima linea nell’isola più bella del mondo che continua ad essere violentata e offesa da pochi individui dediti alla criminalità».

Squadre dei pompieri, dal primo pomeriggio, sono ancora al lavoro per spegnere fiamme e mettere in sicurezza strutture. Diverse persone, che sono state fatte sgomberare non rientreranno a casa questa notte. La paura è stata tanta, ed è ancora presente nella zona. «La situazione – conferma il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Messina, Pietro Foderà – è stata molto critica. Le fiamme si sono sviluppate con facilità per la presenza di sterpaglie alte e piante secche. Il forte vento ha alimentato l’incendio facendo sviluppare su una vasta area. Poi ha smesso di soffiare permettendoci di mettere sotto controllo la situazione, ma l’emergenza non è passata, perché dobbiamo mettere tutto in sicurezza». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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