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Stop a minigonne, bermuda e ciabatte al Tribunale di Patti

Di Giuseppe Moroso |

PATTI – Niente più minigonne ma tailleur. E per gli uomini giacca e cravatta. Giro di vite da parte del Presidente del Tribunale di Patti, dott. Bruno Finocchiaro che ha dato segnale inequivocabile del rispetto delle Istituzioni a quanti, nessuno escluso e a vario titolo, fruiscono delle aule di Giustizia e di tutti gli uffici giudiziari.

Nei giorni scorsi magistrati, avvocati, il Commissario straordinario del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Patti e anche semplici utenti, avevano segnalato con grande preoccupazione l’abbigliamento poco consono di molti “utenti” del Palazzo. Uomini in bermuda e ciabatte, donne in abiti succinti e con magliette trasparenti entravano senza alcuna remora all’interno degli uffici.

Così il oresidente del Tribunale si è messo davanti al computer e ha emesso l’inderogabile disposizione: «Per salvaguardare il decoro del Tribunale di Patti (che, ricordiamo, da qualche anno ha accorpato anche quello di Mistretta, ndr), sarà impedito l’accesso al palazzo di Giustizia di Patti, a tutte quelle persone che, a prescindere dal loro sesso, funzione o attività, si presenteranno con un abbigliamento non consono a tale luogo; le guardie giurate addette alla vigilanza del Palazzo dovranno far rispettare tale disposizione e, pertanto, dovranno impedire l’accesso a chi, in maniera assolutamente obiettiva, si presenti con un abbigliamento inadeguato».

Il dott. Finocchiaro ha notificato la disposizione anche al Commissario straordinario del Consiglio dell’Ordine degli avvocati invitandolo a coinvolgere tutti gli iscritti, affinché inducano, a loro volta, i propri assistiti, clienti e testimoni ad indossare abbigliamenti consoni agli uffici giudiziari.

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