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Usa: donne e media divisi su Kavanaugh

Di Redazione |

WASHINGTON, 18 SET – Due petizioni femminili di segno opposto, e due quotidiani autorevoli che si schierano agli antipodi: divide l’opinione pubblica il caso Kavanaugh, il giudice nominato da Donald Trump alla Corte Suprema ora accusato da una docente di psicologia di aggressione sessuale, che sarebbe avvenuta nell’1982. Da un lato 65 amiche di Brett Kavanaugh ai tempi del liceo, che difendono la sua integrità, dall’altro decine di ex allieve della scuola di Christine Blasey Ford, che sostengono la sua decisione di denunciare. Da un lato il New York Times, che plaude alla decisione di rinviare l’udienza di conferma di Kavanaugh per sentire le parti, difende la credibilità delle accuse ed elenca una serie di contrattacchi che spesso inducono le donne a non denunciare prima le molestie. Dall’altro il Wall Street Journal, che boccia la decisione di rinviare l’udienza di conferma di Kavanaugh sostenendo che è una storia vecchia e non provabile, di una strumentalizzazione politica democratica e di un “agguato #Metoo”.

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