Notizie Locali


SEZIONI
Catania 11°

Mondo

Clima, la paladina Greta tra proposta Nobel e l’attacco di Rita Pavone: «Personaggio da film horror»

Di Redazione |

ROMA – All’inizio, solo sette mesi fa, era una semplice ragazzina, che tutti i venerdì non andava a scuola per protestare, tutta sola, davanti al parlamento svedese con un cartello scritto a mano: «Sciopero dalla scuola per il clima». Greta Thunberg, oggi sedicenne, con le lunghe trecce bionde, è diventata popolare in tutto il mondo, il punto di riferimento di un movimento giovanile che chiede ai governi azioni per salvare il futuro dai disastri del riscaldamento globale. Nominata donna dell’anno in Svezia, lo scorso 8 marzo, è stata anche proposta per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi. “Onorata e grata per la nomination», ha postato sui social.

Greta è riuscita da sola in un’impresa che né big della politica come Al Gore o del cinema come Leonardo DiCaprio, né istituzioni mondiali o movimenti ambientalisti hanno realizzato. Non ha solo chiamato a raccolta gli studenti di tutti i continenti, ma ha coinvolto anche adulti, fra cui migliaia di scienziati. Nella sua escalation di popolarità, ha partecipato a summit mondiali, non risparmiando strigliate a big della politica e della finanza, accusati di non fare abbastanza per le nuove generazioni, per salvaguardare il loro futuro. Ispirata dallo sciopero contro le armi dei ragazzi di Parkland, dopo la strage in una scuola in Florida nel febbraio 2018, «l’attivista del clima con l’Asperger», come Greta si autodefinisce sul profilo Twitter, dove ha 257mila follower (sono 329mila su Facebook), preoccupata dalle potenti ondate di calore e dagli incendi che avevano distrutto i boschi del suo paese l’estate scorsa, ha cominciato la sua protesta.

Dal 20 agosto non è andata a scuola fino alle elezioni del 9 settembre, per chiedere al governo di ridurre le emissioni di CO2. Ha proseguito lo sciopero ogni venerdì, lanciando un appello a seguire il suo esempio che è diventato il movimento globale #FridayForFuture, da cui è nato lo sciopero globale per il clima. Greta è saltata così sui palcoscenici mondiali, causando anche qualche malumore, qualche sospetto di manipolazione, e qualche critica. L’ultima in ordine di tempo arriva da Rita Pavone, che in un tweet la definisce «un personaggio da film horror», scatenando molte proteste sui social. Accompagnata dal padre Svante (che è un attore, mentre la madre Malena Emman è una famosa cantante d’opera), a dicembre ha parlato alla Conferenza sul clima dell’Onu, la Cop 24 di Katowice in Polonia, rimproverando i leader mondiali di comportarsi come «bambini irresponsabili, non abbastanza maturi da dire le cose come stanno», e da lì ha invitato tutti i ragazzi a mobilitarsi per questa causa.

A gennaio ha avuto parole altrettanto dure per l’élite imprenditoriale globale di Davos. «Alcune persone, alcune aziende, alcuni decisori, sanno esattamente quali valori inestimabili hanno sacrificato per continuare a fare somme di denaro inimmaginabili. E penso che molti di voi qui oggi appartengano a quel gruppo di persone». Ha parlato a Bruxelles davanti al Comitato economico e sociale europeo, per dire che «non c’è abbastanza tempo per permetterci di crescere e prendere in mano la situazione». Vegana, compra solo cose indispensabili, non spreca. Viaggiando in treno, perché gli aerei inquinano troppo, Greta ha girato da Parigi a Berlino ad Amburgo e altre città europee, per scioperare con altri studenti. Ha stilato un manifesto con le regole per manifestare senza violenza, incidenti, rifiuti, profitti, odio. Venerdì sarà a Stoccolma: su Fb ha dato appuntamento a Sergels Square alle 11:30 per andare a Mynttorget, una piazza nella città vecchia per la manifestazione, dove annuncia «(fantastici) ospiti segreti. Tutti sono benvenuti».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA