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Catania, baby gang terrorizza il centro storico: due raid in pochi minuti alla villa Pacini

Un branco composto da trenta ragazzi sabato sera ha prima picchiato due giovani e poi un minore

Laura Distefano

07 Settembre 2023, 22:06

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Minacciano e picchiano selvaggiamente. Senza motivo. Quasi per divertimento. Un branco di bulli – tra i 12 e i 18 anni – terrorizza da settimane adolescenti e giovanissimi alla villa Pacini. Sabato scorso sono avvenute due aggressioni nell'arco di poco tempo.

Due minorenni, addirittura infraquattordicenni, hanno avvicinato attorno alle 20,30 due ragazzi (uno dei quali maggiorenne) in un bar della zona di porta Uzeda beffeggiandoli in malo modo e coprendoli di insulti. La discussione è durata diversi minuti. I due “bersagli” hanno reagito riuscendo ad allontanare i due bulletti.

I rinforzi

Tutto sembrava rientrato. Ma a un certo punto sono arrivati i rinforzi: erano almeno una trentina. La baby gang ha cominciato ad aggredire i due malcapitati che sono stati “salvati” grazie all'aiuto di alcuni coraggiosi passanti. Un intervento provvidenziale che ha evitato pesanti conseguenze alle due vittime.

La richiesta di aiuto

Qualcuno nel frattempo aveva allertato le forze dell’ordine. I poliziotti della Volante sono arrivati quando il branco si era dileguato e hanno ascoltato i due ragazzi aggrediti e alcune testimonianze. Ma mentre raccoglievano le informazioni per redigere il rapporto hanno sentito un urlo: «Aiuto, aiuto». Un Sos che arrivava dalla villa Pacini. Gli agenti si sono precipitati per cercare di capire cosa stesse succedendo. Un ragazzino, sicuramente minorenne, era accerchiato dai 30 ragazzi che lo colpivano ripetutamente. Un pestaggio in piena regola. E in maniera selvaggia.

La fuga

I baby aggressori non appena hanno visto i poliziotti sono scappati in varie direzioni. Anche la vittima ha deciso di dileguarsi. Uno della baby gang però è stato acciuffato dagli agenti. Una volta identificato hanno scoperto che ha solo 12 anni. Un’età per cui non è possibile esercitare alcuna procedura penale. La procura dei minorenni infatti lo ha affidato alla famiglia. Così come prevede la legge.

Le telecamere

La polizia ha già acquisito le telecamere di videosorveglianza per cercare di risalire all’identità dei partecipanti alle due violente aggressioni. A prima vista per futili motivi. Le telecamere che inquadrano vari settori della villa permetteranno anche di ricostruire le fasi del secondo pestaggio ai danni del minorenne fuggito. Invece quelle del locale ubicato nei pressi di porta Uzeda potranno confermare o meno le testimonianze raccolte dagli agenti intervenuti dopo la chiamata al numero unico d’emergenza.

Una volta terminate le attività tecniche e investigative saranno redatte delle informative - forse per il reato di rissa - che saranno depositate sia alla Procura ordinaria che minorile, visto il coinvolgimento (almeno apparente) anche di 18enni.

Il fenomeno

Il fenomeno delle baby gang purtroppo è molto diffuso in città. Entrano in azione in piazza Bellini, alla villa Bellini, in via Del Rotolo (zona di paninari e giostre). Pochi giorni fa alcuni motociclisti hanno massacrato un ragazzo che avrebbe superato i confini della “Barriera”. I poliziotti di Borgo Ognina li hanno identificati e denunciati. Arrivano segnalazioni anche di branchi composti da ragazzine, che molestano coetanee anche in modo violento.

Questi gruppi criminali, molte volte, sono composte da ragazzini che hanno parenti in carcere o coinvolti in indagini di droga e mafia. Avere il papà o il fratello detenuto per questi baby gangster diventa un vanto utilizzato per intimidire. Un gioco a fare i boss che è davvero diventato pericoloso. E che va estirpato. Ma cominciando dal “ruolo” delle agenzie educative. Come ha esortato ultimamente il procuratore aggiunto Marisa Scavo.