Donna trovata morta a Fondachello, incongruenze sulla scena del presunto suicidio

Si infittisce il giallo sul presunto suicidio della donna di 38 anni di Catania trovata morta nella sua casa di villeggiatura a Fondachello, sul lungomare di Mascali. Il corpo della donna, madre di due figli di 10 e 20 anni, è stato rinvenuto impiccato nella doccia del bagno dell'appartamento, al primo piano di un complesso residenziale di via Spiaggia. Le indagini sul decesso, coordinate dal magistrato inquirente Fabio Regolo inizialmente classificato come suicidio, sono tutt'ora in corso e vedono il compagno della donna, un 40enne catanese, al centro dell'attenzione degli inquirenti.

Il compagno non indagato. Dubbi sul nodo del cappio

Nonostante l'uomo non sia indagato, la sua versione dei fatti e la presenza di alcune incongruenze nella scena del crimine hanno spinto gli investigatori a non escludere del tutto l'ipotesi di un omicidio. Tra i dubbi dei carabinieri della Compagnia di Giarre c'è il tipo di nodo trovato al collo della vittima, ritenuto troppo elaborato per un suicidio. L'autopsia, disposta dalla Procura di Catania, dovrebbe fornire ulteriori elementi per chiarire la dinamica dei fatti e la reale causa del decesso. L'esame autoptico, in programma per domani, potrà aiutare a stabilire se la morte della donna sia effettivamente avvenuta per suicidio o se si sia trattato di un omicidio. Restano ancora molti punti da chiarire in questa vicenda e gli investigatori continuano a scavare a fondo per arrivare alla verità. L'interrogatorio del compagno della vittima, l'analisi del luogo del delitto e l'esito dell'autopsia saranno cruciali per fare luce sul giallo di Fondachello.