Giochi di Parigi: una grande festa a Catania per il ritorno di Alberta Santuccio, oro con l'Italspada
Amici, parenti e il suo vecchio maestro Patti hanno accolto la spadista dopo il trionfo in Francia. "Ora meritate vacanze e il 12 ottobre mi sposo con Francesco"
Alberta Santuccio ha fatto il suo ritorno a Catania con al collo la medaglia d'oro vinta dall'Italspada alle Olimpiadi di Parigi grazie alla sua stoccata vincente nella finale contro le padrone di casa della Francia. Al suo ritorno ad attenderla oltre al papà Antonio e alla mamma Giuseppina, tanti amici, parenti e il maestro Mimmo Patti che al Club Scherma Acireale di Sebastiano Manzoni, l'ha forgiata.
"Non mi aspettavo questa accoglienza - ci dice Alberta - sono strafelice di poter condividere con le persone più care la gioia per la conquista di questa medaglia d'oro".
I festeggiamenti adesso continueranno prima delle meritate vacanze e la corsa verso l'altro grande traguardo della campionessa catanese: il matrimonio. "Per evitare stress alla vigilia delle Olimpiadi - racconta Alberta – ho già preparato tutto insieme al mio fidanzato Francesco e il 12 ottobre ci sposeremo in Sicilia alla Casa delle Terre Forti, un’antica Casa siciliana, nella splendida cornice di Aci Castello".
Alberta Santuccio, 30 anni il 22 ottobre prossimo, si sposerà con Francesco Aragona ex sciabolatore e adesso con il fidanzato trascorrerà qualche settimana al mare di Sicilia.
"Ora ancora qualche giorno a Catania - continua Alberta, vicecampionessa del Mondo in carica e bronzo individuale agli Europei 2024, dopo essere stato bronzo a squadre ai Giochi di Tokyo 2021 - mi aspettano serate con gli amici e con i parenti e poi le meritate vacanze". E incontrerà anche la zia Amalia Santuccio, una delle più grandi campionesse dell'atletica siciliana, elegantissima sprinter sui 400, allieva alla Libertas Katana dell'indimenticabile prof. Pina Russo.
Intanto chissà Alberta quante volte avrà rivisto le ultime due decisive stoccate che hanno dato l'oro all'Italspada in pedana con l'altra catanese Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Giulia Rizzi. «In pedana mi sono isolata - racconta Alberta - e penso che chi era fuori a guardare dalla tribuna o da casa avrà provato una grande emozioni e momenti di tensioni che io invece non ho avuto. Ero concentrata e decisa a non mollare a crederci fino alla fine e così è stato. Ho cercato solo di continuare il trend positivo delle mie compagne e sono contenta di aver vinto alla priorità e così siamo diventate campionesse olimpiche».
Poi gli abbracci continuano con chi l'ha sostenuta a Parigi , dai genitori Giuseppina e Antonio e l'inossidabile nonna Rosalia che a 86 anni è da sempre la sua prima tifosa ("Nonna Rosalia ha sofferto da matti in tribuna - ci dice Alberta - ma non si vuole mai perdere un mio assalto") e le tante amiche Livia, Isabella, Flavia, Giorgia e tante altre che chi da Parigi e chi da casa l'hanno sostenuta con il suo primo maestro Mimmo Patti in lacrime per l'emozioni di aver visto salire sul podio olimpico la sua allieva.
"Ora mi godo il mare di Sicilia - chiude Alberta che si allena a Roma con il maestro Daniele Pantoni lo stesso di Rossella Fiamingo e difende i colori del Gs Fiamme Oro - nella mia Catania, alle Eolie e poi il grande viaggio per la luna di miele in Australia con una sosta alle Fiji e qualche giorno a Singapore dove nel 2010 a soli 16 anni sono stata la portabandiera della prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili, vincendo l’oro a squadre e l’argento individuale e 14 anni dopo stavo per bissare l’impresa a livello assoluto".