Arbitro aggredito, lo stadio doveva essere chiuso per inagibilità delle tribune, il deputato Primavera: «Grave colpa nella vigilanza»
Per il parlamentare regionale «è inaccettabile che nonostante i divieti si verifichino presenze abusive così consistenti»
«Esprimo la mia ferma condanna per gli incresciosi fatti accaduti, ma rilevo con preoccupazione come passi in secondo piano un aspetto di fondamentale importanza: nonostante la più volte ribadita inagibilità dello stadio da parte degli uffici competenti, che dovrebbe precludere l'accesso agli spettatori, numerose persone erano presenti abusivamente all’interno della struttura. Questo dimostra una grave colpa nella vigilanza e nella garanzia dell’ordine sul luogo». Lo afferma il deputato regionale Santo Primavera, del gruppo Misto, sull'aggressione all’arbitro di calcio di due giorni fa a Riposto.
«Questa situazione - prosegue Primavera - evidenzia una palese carenza nel controllo degli accessi e nella sorveglianza di una struttura dichiarata inagibile. È inaccettabile che, nonostante i divieti, si verifichino presenze abusive così consistenti, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Ci interroghiamo su come sia stato possibile un simile scenario e su chi avesse la responsabilità di garantire che le disposizioni fossero rispettate. Auspico che ogni responsabilità in questa vicenda venga accertata con la massima celerità e trasparenza da parte degli organi inquirenti - conclude Santo Primavera - non si può tollerare che, per incoscienza o negligenza, venga pregiudicata la legittima attività sportiva di realtà serie ed integerrime nei comportamenti agonistici. È necessario garantire che tali episodi non si ripetano e che vengano adottate misure rigorose per assicurare la piena sicurezza di tutti.»