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L'inchiesta al Policlinico
Stagno D'Alcontres risponde a tutte le domande: la difesa parla di insussistenza delle prove
Per oltre due ore sotto interrogatorio rigetta le accuse; nell'inchiesta 31 indagati, tra cui un'ostetrica accusata di esercizio abusivo.
Ha risposto a tutte le domande, sia quelle del gip, Salvo Pugliese, che quelle della pm, Giorgia Spiri.
Francesco Stagno D'Alcontres, ex primario di Chirurgia plastica, dopo l'arresto ai domiciliari di venerdì scorso, è stato oggi sottoposto all'interrogatorio di garanzia.
Entrato a Palazzo di Giustizia alle 12.30, è uscito dopo più di due ore.
«Ha fornito una ricostruzione lecita dei rapporti con le cause farmaceutiche, e ha sottolineato l'insussistenza delle prove a suo carico, rigettando tutte le accuse», ha spiegato il suo difensore, Salvatore Silvestro.
Nel pool della difesa anche Nico D'Ascola e Michele Minissale.
Poco prima di lui a rispondere a gip e pm era stata un'altra indagata, Cristina Alì, accusata di esercizio abusivo della professione perché avrebbe assistito D'Alcontres in interventi di chirurgia estetica, nel ruolo di infermiera, pur non avendone qualifica dal momento che è ostetrica.
Nell'inchiesta sono complessivamente 31 gli indagati.
L'ex primario di Chiurgia plastica, ed ex parlamentare di Fi e poi Pdl, è ai domiciliaria, nonostante la riforma Nordio, per «la complessa rete relazionale - ha scritto il gip - rende altissimo il pericolo che Stagno possa influenzare o coordinare le dichiarazioni dei coindagati».