L'inchiesta all'Università
L'ex rettore Cuzzocrea rinuncia al Riesame
Dopo sequestri per 2,4 milioni, i suoi legali hanno deciso di non rivolgersi ai giudici per chiedere il dissequestro dei beni : l'inchiesta parla di presunti rimborsi personali, missioni coincidenti con eventi ippici e affidamenti a ditte legate al suo maneggio sull'Etna
Nessun ricorso al Riesame per i due sequestri subiti, dall'ex rettore, Salvatore Cuzzocrea, lo scorso novembre, per un valore complessivo di 2,4 milioni di euro. Cuzzocrea, ha rinunciato al vaglio del giudizio del Riesame nell'ambito dell'inchiesta per "plurimi reati di peculato" contestati dalla Procura per presunti acquisti personali nei rimborsi spesa pagati dall'ateneo e di rimborso di missioni effettuate per presunte attività di ricerca, ma risultate coincidenti con la presenza del docente a eventi ippici. All'udienza di oggi i suoi legali, gli avvocati Elena Florio e Giorgio Perroni, hanno rinunciato alle tre istanze di ricorso al Tribunale del riesame sul sequestro preventivo di un milione e 1.600.000 euro disposto dal gip e su quello d'urgenza di 860.000 euro disposto dalla Procura di Messina. Mentre la procura ha fatto appello al Riesame per il rigetto del gip, Eugenio Fiorentino, della richiesta di arresto, ai domiciliari per l'ex rettore. L'udienza si discuterà il prossimo 8 gennaio. "Stante la documentazione degli atti d'indagine di cui siamo venuti in possesso solo pochi giorni fa - hanno dichiarato gli avvocati Florio e Perroni - la difesa ha dato incarico a un consulente di parte per la disamina di quanto oggetto di contestazione. Rivolgeremo quindi al gip competente ogni ulteriore istanza".
Cuzzocrea è accusato dalla procura di Messina - l'indagine è stata seguita dalla aggiunta Rosa Raffa e dalle pm Roberta La Speme e Liliana Todaro - di avere richiesto rimborsi non dovuti all'Università. L'ex rettore avrebbe anche chiesto rimborsi a nome dei ricercatori che poi hanno girato a lui le spese ripagate dall'Università di Messina con bonifici diretti e documentate dalla procura. Tra i rimborsi anche scontrino da 1 euro che Cuzzocrea avrebbe recuperato da un commerciante cinese.
C'è però un altro filone, che è quello che ha portato al sequestro d'urgenza di 800 mila euro, poi confermato dalla gip, Tiziana Leanza, che riguarda un altro filone d'inchiesta sugli affidamenti diretti dati dall'Università a ditte che poi in realtà avrebbero lavorato all'interno del maneggio sull'Etna di proprietà di Cuzzocrea.
L'ex rettore è già a processo, con altri, per gli affidamenti diretti dati sopra la soglia consentita per legge dall'Università di Messina.