Palermo, al via il progetto per convertire il depuratore sotto infrazione
1603970548542_1619106584460
PALERMO - Cominciano a Palermo le attività di indagine e progettazione su «Fondo Verde», per convertire l'impianto di depurazione in stazione di rilancio dei reflui verso il depuratore di Acqua dei Corsari in corso di potenziamento. L’opera del costo di circa 10 milioni di euro, in capo al Commissario straordinario unico Maurizio Giugni, è una delle tredici previste a Palermo per superare la procedura d’infrazione sfociata in sentenza di condanna nei confronti dell’Italia (C-565/10) per il mancato trattamento delle acque reflue urbane.
La consegna da parte del responsabile del procedimento Francesco Morga (Sogesid) al raggruppamento d’imprese risultato vincitore (mandataria la Prog.In. srl, mandanti lo studio Majone ingegneri associati e la Orion Progetti srls, per un importo di circa 463 mila euro) è avvenuta alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e del subcommissario alla depurazione Riccardo Costanza.
Le indagini prevedono rilievi topografici, rilevazioni geognostiche e geotecniche, analisi sulla consistenza della rete fognaria, sui manufatti esistenti, sui sottoservizi e interferenze, sulle terre e rocce da scavo e sull'eventuale presenza di ordigni bellici.
«Dopo ritardi e lungaggini di anni, che hanno rallentato un indispensabile lavoro per la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente - afferma Orlando - la significativa collaborazione fra amministrazione comunale di Palermo e ufficio del Commissario fa compiere un grande passo avanti al progetto».