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Il caso delle sorelle Napoli, è svolta: tre arresti per tentata estorsione

Redazione La Sicilia

22 Dicembre 2018, 09:28

Il caso delle sorelle Napoli, è svolta: tre arresti per tentata estorsione

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PALERMO - Per tentativo di estorsione nei confronti delle sorelle Napoli - Irene Gioacchina e Marianna - e della madre Gina La Barbera, tutte di Mezzojuso (Palermo), i carabinieri, coordinati dalla Procura di Termini Imerese, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal gip, nei confronti di tre persone: Simone La Barbera detto "il lungo", Antonino Tantillo detto "Nene" e Liborio Tavolacci. Le donne, proprietarie di un terreno, da oltre dieci anni denunciano intimidazioni e minacce per costringerle a cedere l’attività agricola di produzione di foraggio e cereali, e la loro vicenda è da molti mesi uno dei temi della trasmissione "Non è l’Arena" su La7.

Il sindaco di Mezzojuso, Salvatore Giardina, ha detto di «confidare nell'operato delle forze dell’ordine e della magistratura che stanno cercando di fare chiarezza sulla vicenda. Un plauso va agli inquirenti che lavorano per la verità. Non c'è alcun dualismo tra le istituzioni e le sorelle Napoli, non c'è mai stato, ed è documentabile l’attività svolta dall'amministrazione a sostegno delle vittime delle mafie, fatta eccezione per la iniziale prudenza per la vicenda che riguarda le sorelle Napoli. Crediamo nella giustizia cui ci siamo rivolti anche per tutelare l’immagine e l’onorabilità dell’amministrazione e della comunità che ripudia la mafia e la violenza e che non ha mai vergogna o dubbi nel rivolgersi ai carabinieri».