Sub morti a Isole delle Femmine, nelle bombole ossigeno e non "Trimix"
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Le bombole utilizzate da Giuseppe Migliore, l’imprenditore edile di 58 anni, morto ad Isola delle Femmine durante un’immersione con un amico, il bancario Antonio Aloisio, erano caricate con aria. Emergono nuovi particolari sull'incidente accaduto ai due sub mentre stavano raggiungendo il relitto della nave Loreto, che si trova in profondità.
Le quattro bombole di Giuseppe Migliore sono state analizzate e dall’esame è emerso che erano piene d’aria e non caricate con Trimix, la miscela composta da ossigeno, elio ed azoto utilizzata nelle immersioni più impegnative per ridurre o eliminare gli effetti tossici che ossigeno e azoto scatenano con l'aumentare della pressione. Le bombole ad aria possono essere utilizzate ad una profondità massima di 40 metri. Per le immersioni a profondità superiore si deve utilizzare il Trimix e i due sub erano scesi al di sotto di quota 80.
Per capire più chiaramente cosa è successo gli inquirenti stanno valutando anche i due computerini e la videocamera ritrovati con il corpo di Giuseppe Migliore sul quale verrà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia. Il cadavere è stato recuperato a 87 metri di profondità.
Dall’autopsia su Antonio Aloisio emergerebbe invece che la morte sia avvenuta in fase di risalita e che sia arrivato in superficie ormai cadavere. Le indagini coordinate dalla procura vengono condotte dalla guardia costiera.