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Roberta e i suoi 18 anni mai compiuti perché bruciata viva

L'omaggio dei genitori sul luogo dove la figlia venne uccisa dall'ex fidanzato. Giovedì avrebbe compiuto 18 anni. 
 

Redazione La Sicilia

16 Agosto 2021, 19:20

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Roberta Siragusa, uccisa a Caccamo la notte tra il 23 e il 24 gennaio, giovedì prossimo avrebbe compiuto 18 anni. I genitori, nel luogo dove si sarebbe compiuto il delitto della loro figlia, hanno portato una foto e dei fiori e realizzato una scritta con il nome della ragazza. Giovedì, nei pressi del campo sportivo Azzarello, alle 21.30, ci sarà un momento di raccoglimento per ricordare Roberta e le donne vittime di femminicidio. 


 Negli ultimi atti della procura, prima della conclusione delle indagini e della richiesta di rinvio a giudizio, il consulente tecnico del Gip di Termini Imerese ha escluso la tesi del suicidio. il medico legale, dopo avere eseguito l'autopsia, ha ribadito che la ragazza è stata assassinata con un oggetto contundente, prima di essere bruciata. 

 Per la sua morte è in carcere Pietro Morreale, ex fidanzato della vittima, che ha sostenuto la tesi del suicidio, dichiarando che dopo una lite, Roberta sarebbe scesa dall’auto e dopo essersi cosparsa di benzina si sarebbe data fuoco. Per l'accusa, invece, i due ragazzi avrebbero litigato mentre si trovavano in auto, il giovane l’avrebbe colpita e poi le avrebbe dato fuoco.