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Truffa al Policlinico di Palermo, sequestrati 100mila € a ricercatore medico

Di Redazione |

PALERMO  – I carabinieri del NAS di Palermo, al termine di indagini nei riguardi di un docente universitario della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del capoluogo siciliano e di un medico ricercatore in servizio nella stessa facoltà, hanno proceduto nei confronti di quest’ultimo all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, emesso dal G.I.P. di Palermo, per 104.694,18 euro. Il Giudice ha ritenuto di condividere la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, che ha ravvisato a carico di entrambi gli indagati la sussistenza di un grave quadro indiziario per i reati di falso ideologico e abuso d’ufficio e, nei confronti del medico ricercatore, anche di truffa aggravata ai danni dell’Università di Palermo.

I carabinieri del Nas hanno notificato i provvedimenti al ricercatore universitario Alessandro Ciresi, che deve rispondere di falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa aggravata ai danni dell’Università e del Policlinico e che si è visto sequestrare beni per 104.694,18 euro. Gli illeciti sarebbero stati compiuti dal 2014 al 2016. Sotto indagine anche la docente universitaria Carla Giordano che, essendo autorizzata dall’assessorato regionale della Salute per le specifiche prescrizioni, lo avrebbe aiutato. Alla professoressa si contestano il falso ideologico e l’abuso d’ufficio.

La somma sottoposta a sequestro è l’equivalente del vantaggio economico conseguito dal ricercatore e derivante dal contratto di lavoro a tempo determinato e a tempo pieno che lo vincolava all’Università degli Studi di Palermo, per un impegno orario di 1500 ore annue, per il periodo dal 1 marzo 2013 al 30 novembre 2016, mentre in realtà, nell’arco temporale, lo stesso effettuava attività libero professionale esterna non autorizzata nonchè attività di consulenza per una multinazionale farmaceutica con la quale, già dall’anno 2012, aveva stipulato contratti di collaborazione finalizzati all’erogazione retribuita di consulenze endocrinologiche on-line.

L’indagine è scaturita da un accertamento effettuato il 23 febbraio 2016 presso il Dipartimento del Farmaco dell’ASP di Palermo, su segnalazione del Dirigente dello stesso, nel corso del quale è emersa l’esistenza di 204 pratiche irregolari inerenti piani terapeutici a base di ormone somatotropo (GH – ormone della crescita) prescritti illecitamente dal 2014 al 2016 dal ricercatore universitario a 133 pazienti, per una spesa di 849.789,86 euro, utilizzando il formulario identificativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. In particolare è stato verificato che i pazienti venivano sottoposti a visita, anche presso un centro medico privato dal ricercatore, medico non autorizzato alla specifica prescrizione, che redigeva i piani forte della collaborazione del docente universitario di suo riferimento, clinico prescrittore autorizzato dall’Assessorato Regionale della Salute per le specifiche prescrizioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA