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Commissione tributaria, Salvago: “Gravissima carenza di organico”

Di Redazione |

PALERMO – «Lo scorso anno avevo lanciato l’allarme per la grave carenza di organico. I giudici si erano ridotti a 60. Oggi la condizioni delle 13 sezioni della commissione tributaria regionale è gravissima. Una delle 14 l’ho dovuta congelare era rimasto solo il presidente. I giudici sono solo 28, esclusi i Presidenti ed i Vicepresidenti, e difficilmente riescono a garantire le udienze. I giudici in servizio rappresentano appena il 30% di quello pari a 84 preventivato dal Decreto ministeriale del 2008». E’ quanto ha detto Salvatore Salvago presidente della commissione regionale tributaria della Regione Sicilia in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2018, nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza a Palermo.

«Servono correttivi immediati – ha aggiunto – Ad esempio il Tar Sicilia con migliaia di ricorsi ha due sedi: una Palermo e una Catania. Non si comprende perché la Commissione regionale deve avere ancora cinque sedi distaccate: Palermo Catania, Messina, Siracusa e Caltanissetta, che tra l’altro sono delle monadi tra di loro. Serve un accorpamento per garantire la giustizia ai cittadini. Poi serve la nomina di nuovi giudici. Il concorso bandito da due anni è ancora bloccato per esaminare le 14 mila domande». Grazie all’impegno anche dei vicepresidenti ha continuato Salvago le sezioni «hanno raggiunto un significativo abbattimento dei processi pendenti, rispettivamente del 34,92 e del 28,56%». «Palermo – ha detto – ha ridotto la pendenza da 15.566 a 12.723 processi. E Catania, malgrado l’abnorme sopravvenienza nell’anno 2017, è riuscita egualmente a ottenere un significato decremento del contenzioso nella misura dell’11,25%». «Persino i 28 giudici ‘sopravvissutì della Commissione regionale sono riusciti almeno a incrementarne la produttività, passando da un numero di controversie decise nel 2016 in numero di 5.042 a quello notevolmente superiore di 5.617 nello scorso 2017 che, tuttavia, non è valso ad evitare l’aumento del contenzioso pendente del 9,94% (nel 2016 l’aumento era stato del 13,24%)», ha concluso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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