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Palermo, abusi sulla figlia della convivente: condannato a otto anni

Di Redazione |

Il Tribunale di Palermo ha condannato a otto anni di carcere un agente di Polizia penitenziaria accusato di avere abusato per anni della figlia minorenne della convivente, una bimba di dodici anni.

Per l’imputato, accusato di atti sessuali aggravati, la pm Alessia Sinatra aveva chiesto alla fine della requisitoria, la pena a 10 anni di carcere. Il processo si è celebrato davanti alla Seconda sezione del tribunale di Palermo.

La vicenda era iniziata nel 2007 e sarebbe durata fino a quando la ragazzina ha compiuto 15 anni. A fare emergere gli abusi e le violenze sessuali sulla bambina era stata una violenta lite scoppiata tra l’uomo e la vittima. Arrivata al pronto soccorso con il naso rotto dall’uomo, la ragazzina aveva raccontato ai sanitari e agli investigatori gli abusi subiti per anni.

La piccola vittima aveva raccontato tutto anche alla madre ma la donna non aveva creduto alla figlia, restando accanto al compagno.  Nella richiesta della condanna a dieci anni la pm Alessia Sinatra aveva anche voluto ricordare l’impegno di Angela Ruvolo, storica consulente psicologica della Procura di Palermo morta un anno fa, che negli ultimi venti anni aveva seguito decine di casi di violenze sessuali su minori. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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