Troppa violenza negli ospedali: ripristinato il Posto di polizia
La soddisfazione del deputato regionale Figuccia: "Ottima decisione del ministero degli interni a tutela dei medici, infermieri e assistenti socio-sanitari".
“Dottoressa del pronto soccorso pediatrico era stata spintonata e aggredita dai familiari di un bambino perché, come ricostruito e denunciato da un sindacato, non volevano che si sottoponesse al tampone per il Covid.”
“Infermiere preso a pugni da un paziente al pronto soccorso a Villa Sofia”
“Sempre al Pronto soccorso di Villa Sofia, paziente colpisce medico con una testata e gli rompe il naso.”
E ancora al Pronto Soccorso del Civico di Palermo: “familiari devastano tutto e aggrediscono il personale sanitario.”
Questi alcuni dei molteplici casi di violenza ed aggressione fisica che si consumano soprattutto nei Pronto soccorsi, ma anche nei reparti e negli ambulatori, ai danni del personale sanitario.
E’ il commento del deputato regionale della Lega Prima L’Italia On. Figuccia.
"Nello scorso anno – prosegue Figuccia – il numero dei casi di violenza da parte di pazienti e familiari verso il personale socio sanitario ha subito un notevole aumento mettendo a rischio l’incolumità, la sicurezza e la serenità di chi lavora nei presidi sanitari e che svolge il proprio servizio pressochè in condizioni di trincea. Comprendo il malcontento dei pazienti e dei famigliari che purtroppo in diversi casi sono costretti a convivere con una sanità carente ma aborro e condanno tutte le azioni di violenza come forme di protesta che in questo caso colpiscono solo i poveri lavoratori che fanno onestamente il loro dovere.