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Annuncio riforma Ipab agita acque nel Centrodestra alla Regione

Di Redazione |

PALERMO – Nuove turbolenze nel centrodestra? L’interrogativo viaggia nei corridoi dell’Assemblea. Questa volta il motivo della contesa potrebbe essere la riforma degli Ipab, annunciata proprio stamani dal presidente della Regione Nello Musumeci col via libera, in giunta, al disegno di legge che dovrebbe rimettere in ordine il sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Un testo atteso da tempo e che il governo si appresta a trasmettere a Palazzo dei Normanni. Solo che un testo c’è già, anzi ce ne sono due. Entrambi sono di iniziativa parlamentare e da due settimane in discussione in commissione Affari istituzionali: uno è del Pd e l’altro è firmato dalla deputata M5s Angela Foti e da due esponenti di punta del centrodestra, Stefano Pellegrino (Forza Italia) e Giovanni Di Mauro (Popolari e autonomisti).

La commissione, guidata proprio da Pellegrino, ha già dedicato alcune sedute alla riforma delle Ipab, prendendo come testo base quello Foti-Pellegrino-Di Mauro. E domani proseguirà l’esame del ddl, come da calendario. La mossa del governo, dunque, potrebbe sparigliare le carte e irrigidire le opposizioni, che avevano più volte in passato sollecitato la giunta a presentare un testo e che in commissione Affari istituzionali hanno la maggioranza. Il ddl governativo porta la firma dell’assessore alle Politiche sociali Mariella Ippolito, riferimento in giunta proprio dei “Popolari e autonomisti”, il gruppo parlamentare del deputato Di Mauro, firmatario del testo parlamentare.

«Il Pd ha presentato il proprio ddl costringendo il governo, che aveva nascosto la testa sotto terra come uno struzzo, a muoversi», dice il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo. Che però avverte Musumeci: «L’iter in commissione è già partito, se vuole il governo presenti emendamenti al testo base già in discussione». Non solo. Per capire meglio il destino degli Ipab bisognerà attendere la relazione tecnica al ddl, considerando i debiti accumulati dagli istituti e su cui non ci sono certezze. In caso di ripianamento, comunque, la palla passerà alla commissione Bilancio, che tra l’altro è in attesa dell’assestamento di bilancio su cui pesano le valutazioni fatte dalla Corte dei conti sugli equilibri finanziari della Regione. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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