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Riciclaggio, disposti domiciliari per ex patron Palermo calcio Zamparini

Di Redazione |

PALERMO – Il tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo il ricorso della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari, negati in prima istanza dal gip, per l’ex patron del Palermo Maurizio Zamparini accusato tra l’altro di riciclaggio e autoriciclaggio. L’inchiesta è coordinata dai pm Dario Scaletta e Francesca Dessì, dall’aggiunto Salvo de Luca e dal procuratore Francesco Lo Voi. Il provvedimento non è esecutivo fino alla pronuncia della Cassazione.

«Poiché mi arrivano telefonate di solidarietà come se io fossi agli arresti domiciliari, voglio precisare e smentire tale notizia: sono un cittadino libero». Così scrive il proprietario del Palermo Maurizio Zamparini sul sito ufficiale del club a proposito della decisione del Riesame sugli arresti domiciliari. Zamparini resta libero perché il provvedimento non è esecutivo fino alla pronuncia della Cassazione. «Il Tribunale del Riesame – si legge – ha concesso i domiciliari su richiesta della Procura, sapendo che sono non esecutivi per via del nostro ricorso che faremo in Cassazione, in cui verrà dimostrata da prove lampanti l’inconsistenza di tutte le accuse indiziarie. Ho incaricato i miei legali di Londra di portare il mio caso, per quanto sta accadendo con la Procura di Palermo, davanti al tribunale internazionale dei Diritti dell’uomo. Non richiederò danni ma la tutela della mia immagine di uomo profondamente onesto e lontano mille miglia dai reati che vengono ipotizzati». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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