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«Non danneggiò l’M5S», il Csm archivia esposto di Giarrusso contro Lo Voi

Di Redazione |

Una «vicenda singola e sporadica, del tutto inidonea» per l’apertura di una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale o funzionale. Il plenum del Csm ha archiviato all’unanimità, senza dibattito, il fascicolo aperto sul procuratore di Palermo Francesco Lo Voi sulla base di un esposto presentato da Mario Giarrusso, ora capogruppo del M5S in Commissione Antimafia.

Rifacendosi alla notizia di un’agenzia di stampa Giarrusso aveva lamentato che in una conferenza stampa su alcuni arresti in Sicilia Lo Voi aveva detto che un deputato regionale del M5S aveva aiutato uno degli indagati a impedire la nomina di una consulente della Commissione Ambiente a lui sgradita facendo mancare il numero legale; una circostanza non corrispondente al vero perché alla seduta erano presenti tutti i componenti del Movimento della Commissione.

In uno scritto inviato al Pg di Palermo, Roberto Scarpinato – a cui il Csm aveva chiesto una relazione sul caso – Lo Voi aveva spiegato che ai giornalisti si era limitato a dire che in quella seduta era mancato il numero legale e che era invece l’ordinanza del gip ad attribuire l’accaduto ai 5 Stelle.

Ma Scarpinato nella sua relazione aveva evidenziato che l’affermazione del gip «si basava sulla rappresentazione degli avvenimenti contenuta nella richiesta di ordinanza di custodia cautelare della procura», che a sua volta riprendeva l’informativa dei carabinieri. Una ricostruzione fondata su una “supposizione la cui erroneità poteva essere facilmente accertata».

Per i consiglieri del Csm invece, se è indubbio che non corrispondeva al vero la circostanza che i rappresentanti del M5S avevano fatto mancare il numero legale, c’è stato “probabilmente un fraintendimento nella percezione della notizia e nel tenore delle dichiarazioni» di Lo Voi, forse anche dovuto all’”ampiezza del materiale probatorio da esaminare» e alla «complessità» dell’indagine. Ma è un caso isolato, già all’attenzione dei titolari dell’azione disciplinare; e dunque va archiviato considerato anche che nessuno dei soggetti coinvolti «può ritenersi significativamente menomato da quanto accaduto». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA