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Blutec, sit-in lavoratori a Roma, Palermo e Termini Imerese

Di Redazione |

PALERMO – Due sit-in degli operai Blutec e dell’indotto sono in corso a Palermo, davanti alla Presidenza a Regione, e a Termini Imerese nel piazzale del municipio dove i lavoratori sono giunti dopo un breve presidio di fronte ai cancelli della fabbrica. Le iniziative in concomitanza col sit-in davanti al Mise dove sono presenti dieci tra sindaci e amministratori dei comuni del comprensorio termitano e sindacalisti e operai di Fim Fiom e Uilm. Proroga della Cig per oltre 700 operai e rilancio della fabbrica i motivi della protesta.

L’esclusione del sindaco di Termini Imerese dal tavolo al Mise sulla Blutec «suona come una misera azione da parte di chi l’ha suggerita» perché «in passato è sempre stato invitato a partecipare a tutti gli incontri a qualsiasi livello e con qualsiasi governo». Lo scrive il sindaco, Francesco Giunta, in una lettera inviata al Mise. Il sindaco giudica la sua esclusione «incomprensibile e ingiustificata» e nella lettera inviata al Mise critica anche la scelta della data, il 5 marzo, invitando «ad anticipare congruamente l’incontro ed estendere l’invito ai rappresentanti delle autonomie locali». «Ricordo – aggiunge Francesco Giunta all’Ansa – che il sindaco di Termini Imerese, a quel tempo non ero io, ha firmato l’accordo di programma quadro per il rilancio dello stabilimento industriale, e a ogni tavolo di confronto ha la facoltà di prendere la parola». Il sindaco motiva la richiesta di anticipare la riunione in quanto «gli operai sono senza cassa integrazione dal primo gennaio nonostante gli impegni assunti dal ministro Di Maio il 26 ottobre nonostante e l’accordo di proroga firmato il 7 gennaio», inoltre, «ormai da troppo tempo Blutec disattende il piano di rilancio della fabbrica».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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