21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:07
×

Monica Bellucci: «A luglio a Palermo sul set di Tortorici»

L'attrice nel cast di "Kettice" nuovo film del giovane talento palermitano prodotto da Guadagnino

15 Giugno 2025, 20:23

Monica Bellucci: «A luglio  a Palermo sul set di Tortorici»

“Malena” spegne 25 candeline a Taormina e Monica Bellucci ha fatto una puntata al festival che ieri sera ha chiuso i battenti. Premio speciale internazionale del TaorminaFilmFest per l’interprete del film di Giuseppe Tornatore che la lanciò nel ruolo del titolo: non poteva mancare. Tra l’altro il manifesto del TaorminaFilmFest contiene una foto del film che è stato proiettato per l’occasione. Red carpet e ingresso al Teatro antico al braccio del suo compagno Tim Burton con addosso un abito naturalmente di Dolce&Gabbana, Monica tornerà a luglio in Sicilia per girare un film col palermitano Giovanni Tortorici, “Kettice” (prodotto dalla Frenesy di Luca Guadagnino), una storia corale su un gruppo di ragazzi e ragazze sedicenni nella Palermo degli anni Duemila, il cui precedente titolo “Diciannove” passò alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti 2024. La signora Bellucci è una che non se la tira e si lascia chiamare Monica.


Monica “Malena” 25 anni dopo come le appare?

«Film attualissimo, storia senza tempo. In un mondo di uomini lei deve lottare per sopravvivere. Ha una sua ragion d’essere dal punto di vista concettuale e per come è stato girato. Ringrazio Tornatore per l’ esperienza artistica e umana molto bella. In Sicilia fui accolta con calore».
Guardandosi indietro si sente cambiata?
«La mia passione per il cinema è sempre grande ma cambia l’importanza delle cose. Il mio lavoro lo amo molto ma non è la mia priorità, data oggi dalle le mie figlie, dalla vita personale. Sto lavorando con molti giovani registi come Giovanni Tortorici. Anche i giovani ti insegnano tante cose. Avendo due figlie sono abituata ad ascoltarle. Spesso sanno più di me».
Cos’altro di nuovo?
«Devo finire un thriller e un film francese diretto da Léa Mysius, tratto dal libro “Histoires de la nuit».
Il cinema ce l’ha in casa e nel cuore, visto che sta con uno dei più grandi registi. Girerà ancora con Tim Burton?
«Tim lo rispetto come artista, è meraviglioso però io sto con l’uomo. Si parla di cinema a casa mia, mia figlia fa l’attrice. Quando avevo 20-30 anni ero sempre in viaggio tra un film e una promozione. Diventata madre le priorità sono cambiate e poi mi sono accorta che avevo bisogno di qualcosa di ancora più forte».
Diceva al tempo di Malena “l’amore è un gioco strano”.
«Posso rispondere come allora. E’ difficile da spiegare. L’unica cosa è che due anime adulte parlano col loro vissuto».
“Malèna” è stato il film della svolta per la sua carriera?
«Sì. Avevo incontrato Tornatore per uno spot pubblicitario. Mi aveva detto che voleva fare un film con me. Sono passati alcuni anni. Improvvisamente mi ha chiamata e l’abbiamo fatto e mi ha aperto delle porte internazionali. E’ stato bello che sia accaduto con un’opera italiana».
Si dicono cattiverie su sua figlia Deva Cassel. Ha ripensato a cattiverie dette su di lei?
«Anche le cattiverie servono, ti fanno riflettere e capire cose. Tutto serve a crescere».
Catherine Deneuve ha detto qualche giorno fa che non è una diva.
«Lei è una diva!».
E lei ci si sente?
«Ringrazio di essere ancora qua e di fare questo lavoro che mi piace come una “comedienne” che cerca di imparare cose . Non è scontato».
Si immagina in ruoli nuovi, mai fatti?
«Non lo so, mi piacciono le cose che non so».
Cosa pensa del caso Depardieu, del processo per violenza sessuale?
«Non mi sono mai trovata in situazioni che non potevo gestire. Imbarazzanti sì ma gestibili. Fortunata».
La bellezza ci salverà dalle guerre, dalle violenze?
E’ un momento triste. Siamo capaci di evoluzione tecnologica ma la nostra parte emotiva non è in grado di controllare l’intelligenza. Diceva così Rita Levi Montalcini. Aggiungerei che ci vuole educazione».