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"Governance Poll", Schifani risale al sesto posto tra i governatori più graditi

La classifica pubblicata dal Sole 24 Ore. Il presidente della Regione l'anno scoro era ottavo

Redazione La Sicilia

07 Luglio 2025, 08:39

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Sale il gradimento per il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Secondo il Governance Poll 2025, la rilevazione annuale svolta da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore per rilevare il gradimento di sindaci e governatori, il gradimento dei cittadini verso Schifani sale dal 42,1 per cento del 2022 al 56,5 per cento di oggi. Rispetto allo scorso anno, quando si era classificato all’ottavo posto, quest’anno ha fatto un balzo di due posti, salendo al sesto posto.

«Schifani- come scrive il Sole 24 ore - è anche il primatista nel confronto tra il gradimento registrato nel Governance Poll con il risultato ottenuto nelle urne (+14,4%), seguito da Giani (+9,9%)». Sul fronte dei governatori, invece, si conferma al primo posto Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della conferenza delle Regioni, seguito dal veneto Luca Zaia. Alberto Cirio, governatore del Piemonte, conquista la medaglia di bronzo.

E i sindaci siciliani?

E i sindaci dei capoluogo siciliani? Al 25° c’è Giuseppe Cassì di Ragusa che ha un indice di gradimento del 56% (fu eletto col 62,9%); al 34° c’è Franco Miccichè di Agrigento con un indice di gradimento del 55% (60,4% il giorno dell’elezione); al 52° posto c’è il primo cittadino di Catania Enrico Trantino che ha un indice di governance poll del 54% (fu eletto col 66,1%); Federico Basile sindaco di Messina ha un gradimento 45,5% (fu eletto 50%); Maurizio Dipietro sindaco di Enna ha il 50% (ma fu eletto con il 58%), stesso idice per Walter Tesauro sindaco di Caltanissetta (eletto con il 52,4%), Francesco Italia di Siracusa si ferma al 45% (eletto col 55,4%); ultimi in classifica (al 96° e al 97° posto) i sindaco di Trapani Giacomo Tranchida (gradimento 40%, eletto col 42,5%) e Roberto Lagalla (gradimento 39%, eletto col 47,6%)

Il dettaglio

Massimiliano Fedriga dunque (Friuli Venezia Giulia, 66,5%) si conferma in cima alla classifica dei più amati tra i governatori, davanti a Luca Zaia (Veneto, 66%). Chiude il terzetto di testa un altro governatore di centrodestra, Alberto Cirio (Piemonte, 59%) per la prima volta sul podio. Tra i Sindaci è Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, 70%) il vincitore. Al secondo posto Michele Guerra (Parma, 65%), mentre in terza posizione si piazzano alla pari Gaetano Manfredi (Napoli, 61%) e Vito Leccese (Bari, 61%).
Sono questi gli amministratori locali che conquistano le simboliche medaglie d’oro, d’argento e di bronzo nella particolare classifica Governance Poll sul gradimento dei primi cittadini e governatori, realizzata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore.

Marco Fioravanti è stato riconfermato lo scorso anno per il secondo mandato alla guida di una coalizione dei centrodestra. Entra in classifica togliendo lo scettro al numero uno dello scorso anno Michele Guerra (Parma, 65%) di centrosinistra, che comunque si piazza in seconda posizione. Alla pari al terzo posto due sindaci di grandi città del Sud: Vito Leccese (Bari, 61%) e Gaetano Manfredi (Napoli, 61%), entrambi espressione di uno schieramento di centrosinistra. Nella parte alta della classifica si trova un altro gruppo che ex aequo occupa la quinta posizione con il 60%. Si tratta di Mattia Palazzi (Mantova), Paolo Calcinaro (Fermo), Mario Conte (Treviso) e Pierluigi Biondi (L'Aquila). In nona posizione altro ex aequo tra 7 primi cittadini che raggiungono il 59%. Tra questi Clemente Mastella (Benevento), Jamil Sadegholva (Rimini), Valeria Cittadini (Rovigo), Chiara Frontini (Viterbo), Alan Fabbri (Ferrara), Beppe Sala (Milano), Massimo Mezzetti (Modena).

Tra i Sindaci delle altre grandi città, Matteo Lepore (Bologna 53,5%) si piazza in 58° posizione, mentre Stefano Lo Russo (Torino 50,5%) è 72°. La sindaca di Firenze Sara Funaro con il 55% conquista la 34° posizione, mentre il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri con il 47% è all’89° posto, anche se in recupero rispetto al Governance Poll dello scorso anno.

Sul fronte dei presidenti di regione, Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 66,5%) si conferma per la seconda volta consecutiva il Governatore più amato, anche se supera solo di mezzo punto il Presidente del Veneto Luca Zaia (66%). New entry sul podio per Alberto Cirio (Piemonte, 59%) riconfermato per il secondo mandato lo scorso anno, completa un terzetto tutto di centrodestra. Altra novità in quarta posizione. Si tratta del primo presidente di centrosinistra in classifica che è Eugenio Giani (Toscana, 58%) che precede a sua volta un terzetto tutto meridionale, composto da Roberto Occhiuto (Calabria, 58%), Renato Schifani (Sicilia, 56%) e Vincenzo De Luca (Campania, 54,5%). Nei primi dieci, altri due presidenti di centrosinistra, sono all’8° posto Michele De Pascale (Emilia-Romagna, 54%) e Stefania Proietti (Umbria, 52%) decima a pari merito con Attilio Fontana (Lombardia, 52%). Immediatamente dopo si piazza al 12° posto Francesco Acquaroli (Marche, 50,5%).

«Il trend complessivo, sia per Sindaci che Presidenti, è prevalentemente in diminuzione rispetto al consenso ottenuto nell’urna - dice Antonio Noto, direttore dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi che ha condotto l’indagine per Il Sole 24 Ore - questo è vero anche per molti che occupano la parte alta della classifica. La peculiarità degli amministratori è la prossimità, e in un contesto in cui la politica nazionale sembra sempre più rivolta agli scenari internazionali, oltre che a quelli del perimetro nazionale, restano proprio Governatori e primi cittadini a far fronte alle esigenze del territorio e se qualcosa non funziona, che sia o meno responsabilità dei Sindaci o dei Presidenti di Regione, è a loro che i cittadini addebitano la colpa in prima istanza. Chi governa localmente diventa nella pratica un parafulmine rispetto a responsabilità che non gli competono», continua Noto, che poi conclude dicendo: «Il Governance Poll non va assolutamente confuso con le intenzioni di voto. Non si analizza uno scenario competitivo con altri concorrenti, ma la scelta posta agli intervistati riguarda solo l'amministratore in carica, a prescindere dall’appartenenza politica, che non viene menzionata nell’intervista. Questo fa sì che il giudizio si concentri esclusivamente sull'operato e solo in tal senso vanno interpretati i dati. Il Governance Poll non è una proiezione del consenso quando si voterà, considerando che la decisione del voto segue anche logiche di appartenenza politica al di là del livello di gradimento dell’amministratore in carica».

Il Governance Poll 2025 ha preso in considerazione 97 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. Non sono stati testati i Comuni in cui si è votato nel 2025, né quelli in cui il sindaco è decaduto o si è dimesso. Le interviste sono state effettuate tra aprile e giugno 2025 utilizzando sistemi misti: Cati e Cawi La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza.