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Cambia la squadra dentro la Procura: Di Giorgio si insedia come nuovo aggiunto, ma tre poltrone sono vuote

L?ex pm di Messina torna a lavorare con il procuratore Maurizio De Lucia

Manuela Modica

02 Settembre 2025, 09:56

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Inizia il ballo di avvicendamenti alla procura di Palermo, dove ieri è arrivato Vito Di Giorgio. E' lui il primo a ricoprire uno dei 4 ruoli da aggiunto rimasti scoperti alla procura di Palermo. Originario di Foggia, il nuovo aggiunto della procura del capoluogo siciliano è stato per molto tempo aggiunto a Messina, e nel pool che ha inferto un duro colpo alla mafia dei Nebrodi, una maxi inchiesta che ha portato a 91 condanne e più di 6 secoli di carcere.

Di Giorgio torna sotto l'ala di Maurizio De Lucia, che ha guidato la procura della città dello Stretto dal 2017 al 2022. Insediatosi ieri, prenderà il posto di Ennio Pretigni nel frattempo nominato capo della procura di Enna. Per il posto di Pretigni erano in dieci a concorrere, in 9 hanno però revocato la richiesta presentata a gennaio. Sono in tutto 3 adesso i posti di procuratore aggiunto rimasti vuoti, oltre Petrigni, lo scorso luglio è andato via Paolo Guido, il magistrato che per anni ha guidato le indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, che hanno portato infine al suo arresto il 16 gennaio del 2023. Guido è da luglio alla guida della procura di Bologna.

Ha, invece, momentaneamente lasciato la magistratura, Marzia Sabella, la procuratrice aggiunta di Palermo a capo del pool che ha sostenuto l'accusa contro Matteo Salvini è adesso collaboratrice della commissione parlamentare di inchiesta per il rischio idrogeologico e sismico. A terminare il periodo di 8 anni nel ruolo di procuratore aggiunto anche Sergio Demontis.
Ad aspirare a ricoprire i posti rimasti vuoti a Palermo sono in tanti. Tra tutti il nome più noto è quello di Nino Di Matteo, tra i pm che hanno sostenuto l'accusa al processo sulla Trattativa Stato-mafia. Tornerebbe dopo anni come membro togato del consiglio superiore della magistratura, attualmente è invece sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia. A fare richiesta per tornare a Palermo altri due nomi molto noti nel capoluogo siciliano come Francesco Del Bene e Nico Gozzo, i due pm che fianco a fianco hanno condotto le indagini che portarono alla cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Gozzo però concorre anche come procuratore capo a Termini Imerese, attualmente rimasta sguarnita dopo che Ambrogio Cartosio è andato in pensione lo scorso maggio. A concorrere per la stessa procura è anche Angelo Cavallo, al momento capo della procura di Patti. Cavallo concorre per lo stesso ruolo anche a Brindisi, sua città di origine, dopo essere stato per tanti anni alla Dda di Messina, e aver lavorato fianco a fianco con Di Giorgio.

Ad aspirare ai ruoli rimasti scoperti ci sono anche i due pm del pool che ha catturato Matteo Messina Denaro, Pierangelo Padova e Gianluca De Leo. Ma la lista è lunga e conta ancora nomi come quello di Caterina Malagoli, tornata a Palermo come sostituto procuratore anni da direttrice dell'ufficio alta sicurezza del Dap, o come quello di Carlo Marzella, sotituto procuratore generale a Palermo, e Francesca Mazzocco, attuamente pm alla dda di Palermo, anche lei tra i più esperti magistrati di mafia a Palermo.

Ultimo ma tra i più navigati nelle questioni di mafia c'e anche Stefano Luciani che per anni ha seguito le indagini sulla strage di via d'Amelio come sostituto alla dda di Caltanissetta.