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Rivolta a Borgo Nuovo, i residenti in piazza: «No all’indifferenziata»

Il sit-in di cittadini, insegnanti e consiglieri «Non vogliamo di nuovo i cassonetti. Cosa diremo ai nostri figli?»

03 Settembre 2025, 08:32

Cittadini a Borgo Nuovo

Cittadini a Borgo Nuovo

Sono all'incirca un centinaio tra residenti del quartiere, insegnanti, consiglieri comunali e di circoscrizione. Tutti riuniti in via Spadafora a Borgo Nuovo per chiedere a gran voce che si possa riprendere quello che si è bruscamente interrotto e cioè il percorso per la raccolta differenziata porta a porta. Il comune ha annunciato che a breve torneranno i cassonetti dell'indifferenziata. "I mastellati ci sono stati distribuiti già due anni fa - dice Filippo Lo Verso, uno dei residenti presente al sit-in - sono arrivati nei residence nei panifici, nelle scuole, ovunque, ma sono chiusi e inutilizzati. Gia con la raccolta di prossimità siamo stati trattati con una superficialità indisponente: siccome siamo di Borgo Nuovo, siamo indisciplinati e non ci meritiamo di avviare una raccolta differenziata in modo serio.

Praticamente i cassonetti della raccolta differenziata li svuotavano tutti nello stesso camion una volta ogni quindici giorni. Il cittadino si demoralizza e a poco a poco anche il più convinto di farla non trova le motivazioni. Ma il dato che loro riportano dello 0,7% che non si è mai alzato da quando è cominciata la raccolta di prossimità, vorrei capire come lo hanno estrapolato visto che non ci è stato mai permesso di farla". Il quartiere è ancora pieno di cassoni per la differenziata, ma si vede che dentro viene buttato di tutto e molti sono stati incendiati. Ci sono anche i mastellati, chiusi. "Questo è sperpero di denaro pubblico - dice la signora che vende i panini in piazza - sono stati pagati con i soldi dell'Ue, il quartiere è pieno, noi abbiamo forzato la serratura e da quando abbiamo saputo che qui verrà interrotta la raccolta differenziata, buttiamo dentro l'indifferenziata, almeno li utilizziamo".

Questa mattina ci sarà un sopralluogo della terza e della quarta commissione consiliare, che si occupano di partecipate e ambiente al Parco Tindari "Abbiamo invitato anche l'assessore Alongi e la Rap, ma sappiamo già che non verranno. - dice Massimo Giaconia, consigliere comunale che fa parte della terza commissione - invece dovrebbero esserci i consiglieri di circoscrizione. Abbiamo esteso l'invito a tutti residenti, insegnanti e chiunque voglia partecipare".
"Penso che Palermo è mossa spesso dall'amore di residenti come noi - dice Alice Ozzino, una studentessa di 26 anni residente a Borgo Nuovo - ma dobbiamo riconoscere che siamo completamente abbandonati a noi stessi. Sembra che ci siano cittadini di serie A e serie B, anche noi abbiamo diritto alle strade pulite e agli stessi servizi di tutti i palermitani. Sono felice di questa ribellione perché anche noi meritiamo di fare la differenziata. Più siamo lasciati a noi stessi più ci auto convinciamo di non avere la capacità di fare le cose per bene e di migliorare le condizioni in cui viviamo".

Le insegnanti dell'Istituto Comprensivo Gregorio Russo che sono rientrate a scuola il primo settembre descrivono una situazione allarmante: "Davanti alla scuola c'è una discarica a cielo aperto - dice Valeria Sanfilippo che nella scuola insegna da ben trent'anni - i bambini ci osservano, io in classe faccio fare la raccolta differenziata da sempre, e poi c'era la gara a chi doveva andare a buttarla. Giorno 15 i ragazzi tornano in classe, cosa gli racconteremo di questo enorme errore del Comune? Come glielo spiego che invece di migliorare peggioriamo? Come fanno a credere nelle istituzioni e nella scuola? C'è qualcuno che dentro il Comune si chiede che generazioni di palermitani stanno facendo crescere? Io sono disperata - conclude - e credo che continuerò con la differenziata in classe e poi me la porterò a casa io".