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L’assassinio di padre Pino Puglisi 26 anni fa: Palermo ricorda

Di Redazione |

PALERMO – Una messa per ricordare padre Pino Puglisi, ucciso da killer mafiosi il 15 settembre ’93 a Palermo, è stata celebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice in cattedrale. Don Puglisi fu assassinato con un colpo di pistola nel giorno del suo 56simo compleanno dai Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza entrambi diventati collaboratori di Giustizia che hanno accusato i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano di essere i mandanti del delitto.

Il corpo del beato di Palermo venne traslato dal cimitero di sant’Orsola alla Cattedrale nell’aprile 2013. «La lezione più importante che Padre Puglisi ci ha lasciato è che le organizzazioni criminali temono la parola, il dialogo, la cultura, più di ogni cosa. Sono queste le armi più potenti ed efficaci che le istituzioni e la società civile hanno in mano per sradicare definitivamente le mafie dal nostro Paese. Dal seme che Pino Puglisi ha gettato negli anni del suo impegno evangelico e sociale è germogliata in Sicilia, e si è diffusa in tutto il Paese, la speranza che la mafia può essere sconfitta. Una speranza che tutti, non soltanto magistratura e forze dell’ordine, abbiamo il dovere di alimentare ogni giorno con gesti e azioni concrete a testimonianza e a tutela della legalità. Perché come lui stesso diceva: “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.Così il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ricorda Don Pino Puglisi, nell’anniversario della sua uccisione, 26 anni fa.

«Martire della Chiesa, è stato un simbolo della lotta per dimostrare che anche nei territori più difficili, nei quartieri più a rischio, nelle strade più esposte, un’alternativa alla mafia, alla connivenza e alla rassegnazione c’è sempre. Ed è quella della libertà e della legalità», prosegue il presidente del Senato che aggiunge: «È stato ucciso proprio per questo, perché non potesse più insegnarlo e fare da esempio e da guida soprattutto per quei giovani ai quali indirizzava principalmente la sua azione pedagogica. La sua perdita ci rattrista e ci addolora doppiamente, ancora oggi a 26 anni dal suo barbaro assassinio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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