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Palermo, denunciati per peculato due ex dirigenti dell’Iacp

Di Redazione |

Palermo – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, hanno portato a termine un’articolata operazione a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione con particolare riferimento al delitto di peculato. In particolare, le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di S.G., 74 anni, già direttore generale e presidente dell’organismo indipendente per la valutazione delle performance e del controllo strategico dello I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) di Palermo dal 1994 al 2013, e di E.B., 66 ani, già dirigente del settore tecnico nonchè sostituto direttore generale del citato istituto dal 2009 al 2018. Il provvedimento cautelare reale scaturisce da un’indagine, iniziata nel 2017, relativa al riconoscimento indebito a dirigenti dell’I.A.C.P. di indennità varie, che aveva già portato alla denuncia di sette soggetti (tra cui anche S.G. e E.B) responsabili, in concorso, per il reato di abuso d’ufficio. 

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo hanno permesso di dimostrare come gli indagati, nel periodo ricompreso tra il 2010 e il 2015, abbiano liquidato gli emolumenti senza l’elaborazione e attuazione del cosiddetto “ciclo di gestione della performance”, sistema di monitoraggio finalizzato al miglioramento degli standard qualitativi ed economici dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. L’approfondimento investigativo svolto sull’indennità di risultato riconosciuta ai due dirigenti per il 2010, 2011 e 2012, ha consentito di accertare l’indebita percezione della stessa. In particolare, per S.G. 108.550 euro per il 2010 e 77.755 euro per il 2012. Per E.B. 52.873 euro per il 2011 e 50.541 euro per il 2012. In considerazione del ruolo propositivo e determinante svolto dai dirigenti nei procedimenti amministrativi di liquidazione delle indennità, è stato configurato a carico di entrambi anche il reato di peculato. L’autorità giudiziaria ha anche emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, disponendo il vincolo cautelare reale, anche per equivalente, per l’importo complessivo di circa 290 mila euro corrispondente al profitto dei reati ipotizzati. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA