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Coronavirus, la Regione tranquillizza tutti «Sicilia al sicuro, su 100 tamponi solo 3 positivi»

Di Redazione |

«In questo momento la Sicilia non rientra tra le Regioni in stato emergenziale, non avendo rilevato qui un focolaio autoctono. Non esiste un focolaio siciliano del virus. I tre casi sospetti sono epidemiologicamente connessi al cluster originario dell’area nella quale è stata individuata una zona rossa».

A dirlo è stato l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, durante la sua informativa al Parlamento sulle misure poste in campo dalla Regione per contrastare la diffusione del Coronavirus.

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«In Sicilia – ha aggiunto – sono stati esaminati oltre 100 tamponi faringei e solo tre sono risultati dei sospetti casi positivi. Sono stati trasmessi allo Spallanzani, attendiamo l’esito degli esami che presumo saranno disponibili domani».

L’esponente della Giunta Musumeci ha confermato che sono risultati negativi, invece, i tamponi effettuati su tutti gli altri turisti bergamaschi che facevano parte della stessa comitiva della donna risultata positiva al virus e ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cervello. Positivi anche il marito e un altro componente della comitiva.

«Sono stati tutti tempestivamente posti in isolamento – ha spiegato Razza -. Anche l’accertamento sanitario condotto su operatori e dipendenti struttura alberghiera in cui alloggiavano i turisti bergamaschi ha dato esito negativo». L’assessore ha richiamato nel suo intervento tutte le attività messe in campo dalla Regione dal 22 gennaio scorso. «Se c’è una regione per la quale ci siamo trovati ad affrontare un caso sospetto con macchina organizzata e rodata, effettuando subito i tamponi su 30 persone, ponendole in isolamento, sgomberando un intero albergo in poche ore e con il rispetto delle direttive nazionali e perché il dipartimento e le aziende sanitarie avevano adottato con pedissequa attenzione ognuna delle indicazioni fornite dell’Istituto nazionale di sanità».

«Musumeci ha chiesto al presidente del Consiglio, non appena saranno definiti i passaggi dell’emergenza sanitaria, un tavolo per dare risposte alle attività produttive coinvolte» ha aggiunto Razza. «In una regione come la nostra dove alcuni indici lasciavano presagire un buon andamento come il turismo, un’attenzione credo sia indispensabile. Da parte del governo c’è stato il massimo dell’attenzione e della disponibilità», ha aggiunto Razza, sottolineando che “per chi proviene dalle zone gialle permane obbligo di dare comunicazione all’autorità sanitaria e di attenersi ad alcune condotte quale quella di potere informare immediatamente l’autorità sanitaria se dovessero insorgere ragioni di preoccupazione. Solo in quel caso partiranno i protocolli».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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