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Corruzione Comune di Palermo, Orlando: “Mia amministrazione non è screditata”

Di Redazione |

PALERMO – «Ho già chiesto agli uffici di prendere i provvedimenti necessari nei confronti dei dirigenti comunali coinvolti nell’inchiesta. Il rimpasto in giunta andrà avanti compresa la nomina di Emilio Arcuri ad assessore che avrà la delega all’Edilizia privata. Questa indagine non getta ombra sulla mia amministrazione anzi fa luce sulla mia amministrazione e sono contento che le indagini vadano avanti. Mario Li Castri è uno dei dirigenti del Comune. Non ho mai avuto rapporti con nessun dirigente comunale». L’ha detto in conferenza stampa il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dopo gli arresti per corruzione effettuati stamane che hanno coinvolto anche due funzionari comunali. 

 «Un danno alla città, ho già disposto agli uffici di dare tutta la documentazione inerente ai piani costruttivi sotto indagine da parte della procura ma parliamo, voglio essere chiaro, di responsabilità personale. Per quel che mi riguarda noi abbiamo presentato il Piano regolatore proprio per mettere ordine e dare regole al settore. È intervenuta una norma regionale su Piani costruttivi in edilizia convenzionata e per questo gli uffici hanno predisposto la delibera, poi portata in Consiglio comunale: questo lo dico per spiegare il procedimento amministrativo», ha aggiunto Orlando.

«Sul fronte politico ricordo a tutti che su questi provvedimenti ho fatto un vertice di maggioranza dando mandato di bocciare i piani costruttivi su aree industriali dismesse. Eravamo contrari alla delibera anche perché i soggetti privati proponenti minacciavano di chiedere il commissariamento sull’atto, proprio in virtù di una legge regionale di favore, per essere chiari. Questa è la conferma che la mia amministrazione difende il territorio e i diritti dei cittadini». Sul capogruppo di Iv Sandro Terrani, «posso dire che se ha sbagliato pagherà – ha aggiunto il sindaco – ma con noi aveva intrapreso un percorso politico diverso e, ripeto, noi abbiamo bocciato questi piani. Li Castri era un dirigente del Comune e con lui non ho mai avuto alcun rapporto personale; su Arcuri sono chiaro: ho controfirmato sempre tutte le delibere con Arcuri, e non capisco perché adesso non dovrei rinominarlo in giunta. Sono certo della sua correttezza, se scoprissi altro sarei doppiamente duro con lui. Lunedì entrerà in giunta».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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