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Voto di scambio, Cascio: «Mai dato pacchi spesa per preferenze»

Di Carmela Marino |

PALERMO – Il deputato regionale Francesco Cadcio è stato sentito per circa un’ora dal procuratore generale Luigi Patronaggio. E’ infatti il pg a proseguire le indagini sul presunto voto di scambio a carico dell’ex presidente dell’Ars, del senatore Marcello Gualdani (Ncd) e di altre cinque persone. L’indagine è stata avocata da parte della Procura generale, dopo che la Procura aveva chiesto l’archiviazione.

Pacchi di pasta, forme di formaggio e lavoro per attacchini in cambio di voti. E’ questa l’ipotesi dell’accusa. L’inchiesta nasce da alcune intercettazioni effettuate in un’indagine sullo spaccio di droga che coinvolse alcuni «attacchini» che, nelle elezioni regionali del 2012, avevano lavorato anche per Cascio.

Nelle conversazioni si parlava di derrate alimentari fatte avere a una onlus che avrebbe dovuto distribuirle a cittadini in cambio di voti. «Non ho mai nemmeno pensato di fare una cosa simile – ha detto Cascio – In quella zona ho preso parecchi voti, come in tutti gli altri quartieri della città. Quello dove ho raccolto più preferenze è comunque il quartiere Politeama». Adesso il pg dovrà decidere se continuare le indagini o chiedere l’archiviazione. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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