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Coronavirus, anziani infettati in Rsa a Villafrati forse da nipote giunto dal Nord

Di Redazione |

PALERMO – Sono stati eseguiti 103 tamponi per verificare il coronavirus solo nelle ultime ore tra i dipendenti e gli anziani assistiti nella struttura di Villa delle Palme a Villlafrati (Pa). Si cerca di comprendere l’entità dell’infezione che non riguarderebbe solo la residenza assistita dove ci sono 60 anziani, ma anche i comuni vicini. Nella Rsa lavorano circa 75 dipendenti, residenti anche nei comuni del circondario. «Stiamo facendo il massimo per contenere il contagio – ha commentato il sindaco di Villafrati Francesco Agnello -. Nella struttura lavorano molti nostri concittadini, ma anche persone dei comuni vicini. Ho fornito agli altri sindaci l’elenco delle persone che hanno lavorato nella struttura dal momento del probabile primo contagio. In modo che possano avviare anche loro le indagini per mappare contatti e spostamenti dei soggetti che lavorano nella nostra Rsa e che potenzialmente potrebbero essere positivi». Secondo la voce che circola in paese il virus sarebbe stato portato da una persona che sarebbe andata a trovare il nonno tornata dal nord Italia. Una circostanza che ancora si sta cercando di verificare.

La persona giunta dal nord avrebbe cominciato ad avvertire i sintomi quattro-cinque giorni dopo la visita all’Rsa, e si sarebbe sottoposta al tampone risultando positiva. A coordinare gli interventi sulla Rsa la prefettura di Palermo che sta seguendo da vicino quanto accaduto nella struttura sanitaria. Al momento sui primi 19 tamponi tra gli anziani che avevano qualche sintomo, 16 sono risultati positivi. Quattro sono ricoverati al centro di Partinico. Adesso si attendono gli altri risultati. “Possiamo fare il punto e comprendere quanto sia grave la situazione dopo l’esito degli esami – conclude il sindaco – Al 90% il virus è arrivato da fuori la struttura. Le autorità competenti dovranno accertare come gli anziani hanno contratto la malattia”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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