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Uccisa a Bagheria, versione nipote ustionata non convince inquirenti

Di Redazione |

PALERMO – Da ieri mattina una nipote di Angela Maria Corona – la donna di 47 anni trovata morta nelle campagne di Bagheria all’alba di ieri – è ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo. Ha bruciature di secondo grado alle gambe. Secondo quanto accertato dai carabinieri e raccontato dai familiari del compagno della vittima, la ragazza avrebbe avuto una lite molto violenta con Angela, che le avrebbe lanciato dell’acqua bollente sulle le gambe. La giovane, invece, avrebbe detto ai medici che le ustioni sono state provocate dall’incendio dalla sua auto, andata a fuoco mentre percorreva una strada vicino al cimitero di Bagheria, dove i carabinieri l’hanno trovata.

Al momento non ci sono indagati. I militari dell’Arma stanno aspettando i risultati delle analisi tecniche sugli spostamenti e sull’attività dei telefoni dei sospettati e della vittima. Quello che è stato ricostruito dal sostituto procuratore Daniele Di Maggio e dal comandante della compagnia dei carabinieri di Bagheria Federico Lori è che la donna, addetta alle pulizie in uno studio professionale, sia stata uccisa al termine di una violenta lite familiare per questione di soldi e che sia stata strangolata, forse martedì scorso, a casa dell’anziano padre. L’uomo era accudito dalla nipote e pare che sul suo conto corrente si siano registrati ammanchi di denaro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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