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Palermo, il ponte rischia di crollare ma non ci sono soldi per i controlli

Di Redazione |

PALERMO – Il ponte Corleone di Palermo, costruito nel 1962 sulla Circonvallazione per superare il fiume Oreto, da almeno due anni non viene monitorato, dopo che l’amministrazione comunale – a causa delle precarie condizioni della struttura – ha posto il limite di 30 km/h e il divieto di attraversamento per i mezzi superiori a 11 tonnellate.

Il ponte è un segmento importante della viabilità cittadina, dove preme il traffico in ingresso e in uscita dal capoluogo siciliano. Adesso il capo del settore infrastrutture del Comune ha spedito una lettera al Consiglio comunale, nella quale spiega che non ci sono fondi per provvedere al monitoraggio, né personale. Lo scrive Repubblica-Palermo.

La lettera segue una richiesta avanzata all’amministrazione dal presidente del Consiglio comunale di Palermo, dopo che il Provveditore alle opere pubbliche della Sicilia aveva reso noto che 17 milioni di fondi statali erano stati dirottati altrove perché il Comune non aveva redatto alcun progetto né revisionato uno precedente che prevedeva il raddoppio del ponte. I lavori dovevano essere finanziati con i soldi del Patto per il Sud, stanziati 5 anni fa. Ma il tempo è scaduto.

Il ponte, secondo lo stesso provveditore, presenta «evidenti criticità». Il Corleone collega le autostrade Palermo-Catania e Palermo-Mazara del Vallo, oltre a servire le aree a sudest della città. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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