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Palermo, intestazione fittizia e autoriciclaggio, arrestato il boss Cosimo Vernengo

Di Redazione |

La Guardia di Finanza ha arrestato Cosimo Vernengo, accusato di essere esponente di spicco della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù per intestazione fittizia di beni e autoriciclaggio.

Cosimo Vernengo era tornato in libertà nel 2011, dopo essere stato scagionato dall’inchiesta sfociata nella condanna all’ergastolo per la strage Borsellino. Per gli stessi reati sono state sequestrate tre aziende. Vernengo è ai domiciliari.

Secondo le indagini, del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, coordinate dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, sono emerse una serie di cointeressenze economiche occulte, riconducibili al boss. Per i magistrati Vernengo ha individuato una serie di imprese – tutte a Palermo – che ha fatto intestare a persone per lo più molto giovani, la gran parte dei quali suoi familiari (tra cui il figlio ed il genero) per gestite le aziende, oggi sequestrate. Il sequestro è scattato per il distributore Q8 di Giuseppe Farina, che si trova in viale Regione Siciliana 2028, nella zona di Pagliarelli, e per il Fuel di Antonino Sampino, in via dell’Olimpo 30, e per la società che si occupa di rimessaggio delle barche in via Principe di Paternò, Gpv service. Farina è il genero di Vernengo, Sampino è il fratello del cognato. Attraverso il figlio e il genero Vernengo avrebbe, secondo i magistrati rilevato le licenze di quattro distributori. E negli ultimi mesi ne gestiva solo due.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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