Bagheria, mozione di sfiducia contro il sindaco grillino Patrizio Cinque
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BAGHERIA - «Conflitti d’interesse, mancato ampliamento del cimitero, abusivismo, dissesto economico e un giudizio complessivo molto critico sulla gestione amministrativa». Sono i punti richiamati in una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei confronti di Patrizio Cinque, sindaco del movimento Cinque stelle di Bagheria. Il documento è firmato anche da tre consiglieri eletti nel M5s che poi se ne sono distaccati proclamandosi indipendenti. Sono Maddalena Vella, Massimo Cirano, Emilio Finocchiaro.
In un documento di 17 pagine vengono mosse a Cinque varie contestazioni. Due in modo particolare: il caso di un ecomostro acquistato da una società di cui il sindaco è socio e un controllo inadeguato sulla gestione del cimitero. Un’inchiesta dei carabinieri su un traffico di loculi ha portato nei giorni scorsi in carcere dieci persone con l’accusa di vilipendio e occultamento di cadavere.
La vicenda dell’ecomostro riguarda un immobile abusivo sulla spiaggia di Sarello in un’area a «elevata pericolosità geologica» acquistato da una società che intende riqualificare la struttura per un «rilancio turistico». Della società fa parte, oltre al sindaco, anche la deputata Caterina Licatini del M5s, componente della commissione ambiente della Camera.