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Appiccarono il fuoco per costringere un’anziana a lasciare la casa

Di Redazione |

A Bruxelles e a Palermo la Dia palermitana ha arrestato, in collaborazione con la Polizia belga e lo Scip (Servizio di cooperazione internazionale di polizia), Maurizio Castiglia, 43 anni, palermitano domiciliato a Bruxelles, e Antonio Di Bella, 30 anni, residente a Misilmeri, nel Palermitano.

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Sono accusati di incendio e omicidio pluriaggravato avvenuto a Villabate (PA) la notte del 28 novembre 2011, quando Carmela Nunzia Castelli, 69 anni, morì per insufficienza respiratoria acuta per intossicazione da monossido di carbonio, a seguito dell’incendio doloso della sua abitazione.

L’ordinanza eseguita dalla Dia è stata emessa dal Gip di Palermo Lorenzo Jannelli, su richiesta del procuratore Francesco Lo Voi e del pm Renza Cescon. All’epoca dei fatti l’episodio fu ritenuto accidentale e imputato a un corto circuito della stufa. Le indagini del Centro operativo della Dia di Palermo furono avviate sulla scorta di elementi acquisiti nel corso di un’altra attività investigativa e hanno dimostrato la natura dolosa dell’incendio.

Il movente sarebbe da individuare nella volontà dei due di costringere la donna a lasciare l’appartamento, abitato anche dalla figlia disabile, per poterlo occupare abusivamente; come accadde: Di Bella, dopo la morte della signora Castelli, ha ristrutturato l’abitazione, andandoci a vivere.

Quella tragica notte, secondo le risultanze investigative, Castiglia e Di Bella cosparsero di liquido infiammabile la porta d’ingresso dell’abitazione, appiccando il fuoco poi propagatosi per la casa. I Vigili del fuoco salvarono la figlia adolescente, con disabilità anche motorie, che aveva trovato riparo in camera da letto, già lambita dalle fiamme.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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