«Salviamo Roma, Chiesa prostituta», messa show parroco contro vescovo Palermo
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ROMA - Scontro senza precedenti tra un vescovo e un suo parroco: monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, ha chiesto a don Alessandro Minutella di lasciare la sua parrocchia di san Giovanni Bosco. All’origine della decisione sembrano esserci contrasti sulla pastorale del sacerdote e soprattutto le sue affermazioni, anche rilanciate sui social network, di essere in contatto con la Madonna. E il prete, richiamato al silenzio e all’obbedienza dal vescovo, il quale lo ha invitato a prendersi un periodo di riposo e a lasciare la parrocchia, ha risposto oggi pomeriggio con una messa-show nella sua chiesa rilanciata in diretta su Facebook.
Durissime le parole del sacerdote pronunciate dall’altare durante l’omelia della messa nella quale don Minutella ha informato i suoi parrocchiani della decisione del vescovo: «La vera Chiesa vive il martirio, chi non obbedisce viene imbavagliato e buttato fuori». Ha invitato tutti coloro che vogliono «difendere la dottrina della Santa Chiesa Cattolica a venire fuori e salvare Roma». Ha parlato anche di «grande apostasia, martirio ed emarginazione».
Il caso di Palermo potrebbe avere eco, e probabilmente non solo negli ambienti tradizionalisti, proprio per la veemenza delle parole pronunciate in una Chiesa, piccola ma affollata, e per la scelta di rilanciare tutto in tempo reale sui social. Che erano stati proibiti al prete. E’ lo stesso don Minutella ad annunciare le possibili conseguenze di questo gesto: «Questa celebrazione - ha detto - entrerà nella storia perché non ho obbedito. E vedrete voi: sarò sospeso 'a divinis' e ridotto allo stato laicale. Vedo già questi provvedimenti scritti. Ma non temo le loro sanzioni, per me sono un onore».
Poi è andato avanti con la celebrazione, come se fosse una messa normale. Alla fine le telecamere collegate con Facebook hanno inquadrato i parrocchiani: chi applaudiva, chi era commosso; uno ha invece alzato un cartello con la scritta: "Tu sei sacerdote in eterno".