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Regione, Crocetta a Roma dai vertici del Pd

Regione, Crocetta a Roma dai vertici del Pd «Azzero la Giunta e apro la verifica politica»

Il governatore a colloquio col vicesegretario Guerini

Di Alfredo Pecoraro |

Avanti col Crocetta quater. Domani il governatore azzererà la giunta, ritirando le deleghe agli assessori, senza comunque revocare le nomine. E “nel giro di due-tre giorni voglio formare il nuovo governo che si basi su un patto di lealtà tra gli alletti con lo scopo di arrivare alla fine della legislatura facendo nei prossimi due anni le riforme”, dice di ritorno da Roma, dove ha informato della sua decisione il vice di Renzi, Lorenzo Guerini, nel corso di un vertice al Nazareno.

Un pomeriggio di incontri e colloqui, alla presenza del segretario siciliano del Pd, il deputato Fausto Raciti, e del presidente dei dem siciliani, Giuseppe Bruno. Guerini ha preso atto dell’accelerazione del governatore che da mesi è impantanato nella dibattito tutto interno alla maggioranza sull’ennesimo rimpasto. Rimane però un nodo, quello dei “renziani”. Da mesi il sottosegretario Davide Faraone è molto critico nei confronti di Crocetta e in più occasioni ha bocciato il governatore sul piano delle riforme, spingendo per le elezioni anticipate. Dalla sua Crocetta ha l’accordo con i giovani turchi che in Sicilia hanno la maggioranza del Pd e che sono gli artefici dell’intesa con il Ncd, disponibile a votare le riforme, sulla scorta dell’asse romano tra Renzi e Alfano, ma indisponibile a entrare direttamente nell’esecutivo regionale. Crocetta è deciso a chiudere con l’esperienza dei governi tecnici e comporne uno tutto politico, ma pretende “una verifica politica per sancire un patto di lealtà”.

Si parla dell’ingresso in giunta dei big della coalizione per dare una impronta decisa e accelerare su quelle riforme che stanno creando non pochi problemi. Come dimostrano le impugnative della Presidenza del Consiglio, che proprio oggi ha cassato la legge sull’acqua pubblica, molto criticata dai ‘renzianì durante l’approvazione in Assemblea regionale, dopo aver bloccato in precedenza la legge sugli appalti e quella di riforma delle Province. A fianco di Crocetta c’è anche l’Udc, l’alleato della prima ora, col presidente Gianpiero D’Alia che nei giorni scorsi ha invitato il governatore a chiudere la fase di stallo. Si aprono dunque giorni frenetici. I riflettori sono puntati tutti sui “renziani”.

Il segretario del Pd Fausto Raciti potrebbe convocare la direzione del partito per cercare di trovare una mediazione tra le varie anime. Per Crocetta non sarebbe facile governare con i “renziani” fuori dalla giunta o all’opposizione. Sulla testa del governo c’è la spada di Damocle dei conti: un disavanzo per il 2016 di ben 1,9 miliardi di euro. Che solo con l’aiuto del governo Renzi può ripianare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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